SAN DONATO Il colosso delle docce di lusso nasce dalle ceneri di Italiarredo

Sfa Group ha spostato da Siziano alla città dell’Eni il proprio quartier generale, nel vecchio capannone abbandonato

In via XXV Aprile a San Donato è sbarcata la sede della società leader francese del settore idro-sanitario Sfa Group: il quartier generale che verrà inaugurato giovedì è sorto presso l’immobile dismesso di Italiarredo.

Al posto del fatiscente edificio, che rischiava di diventare l’ennesimo covo per spacciatori e disperati, è stato realizzato un complesso all’avanguardia sulla base di un progetto curato da Trefor Project di San Donato che ha seguito anche i lavori. Si tratta di un cantiere che è andato avanti in tempi record dal momento che il passo decisivo mosso da Sfa Italia (impegnata nella produzione e commercializzazione dei marchi Sanitrit e Kinedo) risale al maggio 2022 con l’acquisto dell’edificio che era di proprietà di un fondo immobiliare. A distanza di meno di un anno l’azienda d’Oltralpe con i suoi circa 60 addetti ha lasciato la propria sede di Siziano per traslocare nel comparto alle porte di Milano che si incontra lungo la Paullese: un complesso di 13 mila metri quadrati che è stato ristrutturato con l’intervento di un centinaio di operatori tra imprese e fornitori. In particolare passeranno da San Donato le docce relax del futuro, dotate di giochi d’acqua e di luce, che saranno destinate ad alberghi, case di lusso e centri termali. La città di San Donato, che ha all’attivo una serie di sedi aziendali deserte e altre che si svuoteranno, continua quindi comunque a rivelarsi attrattiva. Nella fase infatti ancora segnata dalla pandemia, ha preso avvio ad un’operazione che, ricorda Trefor Project, è stata portata avanti in modo spedito, tenendo conto che i lavori erano iniziati nel settembre scorso: un risultato ottenuto nonostante le difficoltà a reperire sul mercato i materiali, i rincari dell’energia e tutti gli ostacoli che hanno incontrato le imprese nell’ultimo anno. Molti pendolari del Sudmilano hanno già notato a colpo d’occhio il risultato di un restyling che ha riportato decoro nella parte di San Donato che ospita già una serie di altre insegne. La vicinanza alle tangenziali, all’aeroporto di Linate e alla metropoli lombarda continuano così a rappresentare delle carte vincenti per la città del terziario che si è sviluppata all’ombra dei palazzi di vetro.

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