San Donato, è polemica sui 1.600 posteggi coperti realizzati dall’Eni

GESTIONE Il Comune li ha già presi in carico ma sono al servizio di uffici ancora vuoti

«Dal momento che sulla data di inaugurazione del nuovo centro direzionale Eni grava ancora un’incognita, il Comune avrebbe dovuto aspettare a prendere in carico i parcheggi che non varranno niente fino a quando il nuovo complesso uffici rimarrà vuoto». La frecciata all’amministrazione di Francesco Squeri viene lanciata dall’ex assessore e attuale consigliere del Pd Andrea Battocchio nella stagione in cui l’attenzione continua ad essere puntata sui nuovi immobili disegnati dallo studio statunitense Morphosis che sono ancora deserti. L’esponente di opposizione lamenta che «la convenzione urbanistica del passato prevedeva l’acquisizione a patrimonio pubblico dei parcheggi interrati, ma dal momento che questi per il momento sono inutilizzati, il Comune avrebbe dovuto attendere l’inaugurazione del nuovo complesso al fine di evitare di accollarsi le rispettive spese di manutenzione che intanto dovranno comunque essere sostenute». In primo piano tornano così le due strutture da 800 posti auto, che hanno avuto un costo di realizzazione pari circa 20 milioni di euro, che l’amministrazione ha già tentato invano di dare in concessione.

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