San Donato: «Due volte a Sanremo con Cutugno»

Il ricordo di Pasquale Losito, chitarrista degli Albatros

«Eravamo i mitici “Albatros”, abbiamo partecipato a due Festival di Sanremo, siamo stati come fratelli». Con un misto di emozione e orgoglio, il 75enne di San Donato Pasquale Losito racconta così l’amicizia speciale con il cantautore Toto Cutugno, scomparso martedì a Milano, che si è protratta ininterrottamente per oltre mezzo secolo. «Nel 1970 si presentò a casa mia a San Donato per chiedermi di collaborare con la sua band, che allora si chiamava “Toto e i Tati” - afferma Losito scavando nei ricordi del passato -. A suggerirgli il mio nome fu il batterista Mauro Spina, io invece suonavo la chitarra: all’inizio ero un po’ titubante, non ne rimasi particolarmente impressionato, ma alla fine accettai la proposta. Se non l’avessi fatto, si sarebbe sciolta la band di Toto, con il quale si formò invece un fortunato sodalizio musicale». Nacque da qui la band degli “Albatros”, che a metà degli anni Settanta partecipò a due edizioni di Sanremo. «Nel 1976 chiudemmo l’epoca del festival al Casinò e nel 1977 aprimmo quella al teatro Ariston, ma insieme componemmo anche le musiche di diverse canzoni destinate a un grande successo - continua Losito -. A partire dal singolo “Africa” tradotto in 200 Paesi del mondo e dall’album Volo Az 504, che prese il nome dal brano cantato a Sanremo nel 1976. Tutto questo grazie alla collaborazione del paroliere Vito Pallavicini, autore di “Azzurro” e di tanti altri brani entrati nella storia. In quegli anni eravamo sempre insieme, trascorrevamo intere giornate in sala di registrazione, dove non di rado ci si fermava anche di notte».

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