SAN DONATO Confagricoltura lancia l’allarme per la proliferazione delle nutrie

«Un’invasione che provoca danni ingenti alle coltivazioni»

«Un’invasione che oltre a provocare danni ingenti alle coltivazioni e alle attività produttive, mette ormai a rischio la sicurezza delle persone»: è il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza Francesco Pacchiarini a lanciare l’allarme sulla rapida e preoccupante proliferazione delle nutrie nella zona di San Donato, in seguito alle segnalazioni ricevute da alcuni proprietari di aziende agricole della zona.

La criticità riguarda in particolare il sovrappopolamento lungo la roggia Vettabbia, a ovest della zona industriale del comune di San Donato dove gli agricoltori stanno sollecitando, anche per via formale, gli enti competenti a intervenire con celeri manutenzioni degli argini e azioni di contenimento delle nutrie. Secondo le testimonianze si contano centinaia di esemplari che devastano regolarmente ampie porzioni di terreno agricolo, per lo più coltivato a mais, ed erodono i terrapieni che sostengono le recinzioni di alcune aziende nella zona industriale, in particolare via Grandi, con rischio di cedimenti.

Il Piano di contenimento ed eradicazione della nutria della Città metropolitana di Milano, scaduto nel 2022, e recentemente prorogato, prevede che l’abbattimento sia consentito esclusivamente ai conduttori di fondi agricoli in possesso di porto d’armi ad uso venatorio, presenti sul territorio in numero esiguo, agli agenti provinciali, anch’essi attivi in poche unità nell’area metropolitana, agli agenti di polizia locale, solitamente impiegati per interventi in ambito urbano, e alle guardie forestali. Il Piano regionale triennale 2021/2023 di eradicazione, controllo e contenimento della nutria estende tuttavia la possibilità di autorizzare l’abbattimento diretto degli animali anche a una serie di altri soggetti, tra cui le guardie venatorie volontarie, gli operatori dei consorzi irrigui, le ditte “pest control” e gli operatori abilitati “di tipo B” che, pur in assenza del porto d’armi, possono essere autorizzati ad operare mediante il metodo delle trappole.

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