San Biagio a Rossate, il ritorno alla grande bellezza

È il giorno del ritorno alla grande bellezza per l’oratorio di San Biagio a Rossate, frazione di Comazzo. Sabato 2 luglio si è conclusa ufficialmente la campagna di restauro sul complesso monumentale situato ad ovest di Rossate, al confine di provincia e diocesi lodigiane. L’intervento ha potuto beneficiare di 1,3 milioni di euro a bilancio di Tangenziali Esterne Spa, come opera di interesse locale collegata alla nuova tangenziale di Milano. Alla cerimonia è intervenuto il vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti, che ha invitato ad apprezzare la bellezza dei «mattoni rossi in dialogo con le pietre» e a riflettere «sulla Misericordia del Crocifisso di Lavagna che qui è custodito e venerato». Momenti d’eccezione sul sagrato della chiesa ottagonale, probabilmente progettata da Donato Bramante stesso, con l’intervento di molti sindaci del Lodigiano e Sudmilano. Il padrone di casa Italo Vicardi ha evidenziato «l’impegno a non tradire questa importante operazione artistica e strutturale mettendo in strada adeguati percorsi di valorizzazione». L’oratorio è stato messo in salvaguardia esternamente con azioni contro le infiltrazioni di umidità, la risalita di sacche umide, la deformazione delle strutture murarie; piste ciclabili e parcheggi sono stati completamente rinnovati. Ma è stata importante anche l’azione «estetica»: «Ora spicca un’atmosfera nettamente rinascimentale, cinquecentesca, togliendo suppellettili e interventi edilizi decontestualizzati», hanno spiegato i progettisti Francesca Moroni, Franco Pallanza e Francesco Mazzola.

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