S. Donato: redditi dei consiglieri on line

Il sindaco Andrea Checchi nel 2011 ha percepito un reddito di circa 36500 euro e i suoi percorsi al volante li ha compiuti a bordo di una Hyundai Tucson a metano immatricolata nel 2006. Il suo stipendio, piuttosto che le proprietà che possiede, non sono più un segreto e non lo saranno nemmeno in futuro, almeno fino a quando ricoprirà cariche nel Comune di San Donato. Qualsiasi sandonatese infatti con qualche colpo di mouse può fare i conti in tasca al primo cittadino, ma anche a ciascun singolo assessore della squadra di governo.

Una nuova regola che è entrata in vigore da subito, non appena approvati i criteri. Le cifre dell’ultima denuncia dei redditi dei politici sono già pubblicate sul sito Internet del Comune di San Donato (www.comune.sandonatomilanese.mi.it), nella sezione “Trasparenza, valutazione e merito” e verranno aggiornate di anno in anno. In modo tale che i più attenti potranno notare evoluzioni e modifiche.

Lo stesso spazio web nei prossimi giorni ospiterà anche i numeri circa il reddito e il patrimonio di ciascun consigliere comunale di maggioranza e opposizione, in base ad una pratica appena decollata che guarda alla trasparenza.

Il passo ufficiale è stato compiuto in consiglio comunale lunedì sera con l’approvazione del regolamento che definisce le modalità con cui diffondere i cosiddetti “dati sensibili”, che da ieri sono stati messi a disposizione degli interessati.

Per ogni inquilino dei piani altri del municipio o portabandiera politico in aula sarà possibile prendere visione della “fotografia” riguardante le proprietà immobiliari e mobiliari possedute (in toto o in quota), nonché le eventuali partecipazioni societarie e persino la consistenza, ove presenti, degli investimenti in titoli. «Un quadro completo - viene ricordato in una nota diffusa dal Comune in cui viene annunciato l’iniziativa appena decollata -, che fotografa senza ombre l’intero “portafogli” degli amministratori e si affianca alle altre informazioni relative alle indennità percepite e alle spese sostenute per l’esercizio dell’attività istituzionale, permettendo a ciascun cittadino di verificare, nel tempo, eventuali scostamenti».

E il sindaco, riguardo la novità che coinvolge i componenti dell’esecutivo di centrosinistra in carica e tutti i consiglieri, afferma: «Con questa iniziativa proseguiamo il cammino sulla trasparenza amministrativa e la facoltà di accesso agli atti avviato con la diretta streaming dei consigli comunali e il rinnovato Albo pretorio online, in piena sintonia con l’obiettivo, enunciato nel programma elettorale, di fare del municipio un “palazzo di vetro” facilmente accessibile alla cittadinanza, che può così informarsi in modo diretto e immediato su una materia così importante e delicata in tempi di anti-politica come questi».

Un passo che la maggior parte dei comuni del Sudmilano deve ancora compiere in effetti. Molti siti web comunali infatti in termini di trasparenza sono fermi agli emolumenti percepite dai dirigenti, piuttosto che dagli amministratori per quanto concerne le loro funzioni all’interno degli enti.

Giulia Cerboni

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