Rotonde al buio, rischio via Emilia tra Tavazzano e Melegnano

Rotonde ancora poco illuminate, è di nuovo allarme tra gli automobilisti. In attesa della conclusione dei lavori, spuntano i lampeggianti in vari punti della via Emilia.

Il nuovo caso è scoppiato in questi giorni quando, nel tratto di statale tra Tavazzano e Melegnano, gli automobilisti hanno segnalato la scarsa illuminazione delle rotatorie che, tutte ricomprese nelle opere connesse alla Tangenziale est esterna, sono cresciute come funghi sulle strade del territorio. «Tra il Lodigiano e il Sudmilano se ne contano almeno otto, ma solo un paio sono perfettamente illuminate - sono sbottati gli automobilisti -. Per quanto riguarda le altre, invece, i disagi non mancano di certo: prova ne è che, non vedendo una rotatoria, sabato sera un automobilista ci è finito sopra».

I problemi di questi giorni sono legati alla necessità di completare i lavori: è il caso ad esempio della rotonda sulla via Emilia che conduce nel centro abitato di Vizzolo, attorno alla quale sono stati sistemati diversi lampeggianti per segnalarne la presenza. Ma la stessa cosa è avvenuta anche all’altezza della rotatoria realizzata subito dopo il cavalcavia a distanza di qualche centinaia di metri: anche in questo caso un paio di settimane fa un automobilista ci è finito sopra.

Dal gruppo Tem fanno comunque sapere che i lavori sono ormai arrivati alle battute finali: tempo un paio di mesi e i disagi dovrebbero essere solo un lontano ricordo. Anche ieri, del resto, è stato confermata l’apertura entro marzo delle bretelle Cerca-Binasca e Santangiolina-via Emilia, le due infrastrutture che interessano da vicino il territorio compreso tra il Sudmilano e il Lodigiano.

Stanno poi per riprendere i lavori della bretella Binasca-Santangiolina, la terza opere connessa alla Tem la cui realizzazione era di fatto congelata da almeno un mese. Ci sono insomma buone notizie anche per la rotonda in via per Carpiano nella periferia ovest di Melegnano che, complice proprio il blocco dei lavori, era finita di fatto nel dimenticatoio. Si è invece risolto il caso dei cartelli “fantasma”, che di recente non aveva mancato di scatenare anch’esso una serie di vibranti polemiche. In quel caso la querelle era legata al fatto che, sebbene le opere connesse alla Tem non fossero state ancora aperte, erano invece già stati scoperti i cartelli che ne indicavano la direzione. Di qui i rischi legati ad un possibile caos viabilistico, che avevano provocato le piccate reazioni degli automobilisti.

Ecco perché in questi giorni i cartelli sono stati opportunamente coperti.

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