Ritorna la “banda delle scarpe”

Una “banda delle scarpe” è in azione e per il terzo fine settimana di fila ha colpito tra il Lodigiano e il Sudmilano: gli operatori del settore ormai ne sono convinti. E non si tratta di furti “di serie B” perché il bottino oscilla tra i 10 e i 30mila euro a furto, riferendosi al valore al dettaglio della merce, e la ricettazione, soprattutto all’estero e presso banchi ambulanti, non è problematica, trattandosi di capi di stagione.

L’ultimo colpo in ordine di tempo è quello delle 2.15 della notte tra domenica e lunedì ai danni del Ritmo Shoes di via Tolstoj a San Giuliano Milanese. Qui una banda composta sicuramente da più persone ha fatto un foro, probabilmente con un “flessibile”, in una porta di acciaio, e da qui i malviventi sono entrati, muniti di sacchi di juta del tipo disponibile anche nei supermercati, hanno aperto le scatole di scarpe in diverse aree del punto vendita, hanno infilato nei sacchi solo le calzature, senza imballaggio, e poi sono fuggiti. L’allarme era entrato in funzione ma 15 minuti dopo, quando è arrivata la vigilanza privata, c’erano solo alcuni sacchetti a terra e le scatole vuote. Circa 150 le paia di Geox da donna sparite, di 13mila euro la stima del bottino.

La notte del 18 marzo, anche in quel caso una domenica, il primo colpo: i ladri in quel caso sarebbero entrati da una finestra del retro a un’altezza di 4 metri, poi all’interno si erano calati dagli scaffali, riuscendo a far sparire fra le 350 e le 400 paia di scarpe da ginnastica e da uomo. Ora il “catalogo” dei ladri è completo, verrebbe da dire.

Giorgio Goi, responsabile della catena Ritmo Shoes, aggiunge: «La prima volta avevano sabotato l’antifurto, stando bene attenti a non farsi segnalare dagli altri sensori. In questo secondo furto, invece, avevamo preso delle contromisure, limitando il danno. Abbiamo anche dei filmati molto parziali: si intravede solo una persona incappucciata. Certo che due colpi in due settimane ci sembrano un po’ troppi». Lo scorso anno allo stesso punto vendita avevano fatto saltare in aria la cassa continua, in un giorno nel quale l’incasso era stato consistente.

Lo stesso responsabile di Ritmo Shoes ha notato delle somiglianze con il raid della settimana scorsa ai danni di un altro negozio di scarpe e pelletteria, il Che 48 di Pieve Fissiraga: anche in quel caso i ladri erano passati da un buco (nel muro) ed erano stati bene attenti a eludere i sensori dell’antifurto, inoltre si erano concentrati su una sola tipologia di merce, le scarpe da donna, e prevalentemente di marca, nel caso di Pieve.

«Non ho idea di come possa essere rivenduta questa merce, difficilmente però, credo, nei negozi ufficiali - conclude Goi - anche perché si tratta di articoli senza scatola». Il che gioca a favore dei ladri, perché in questo modo è più difficile risalire al lotto di produzione e al negozio da cui provengono le scarpe rubate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA