Rigoli è scomparso con settemila euro

Qualche elemento in più ma ancora nessuna traccia di Francesco Rigoli, il 24enne di Sordio scomparso nel nulla la notte di Halloween. Ieri sera la trasmissione «Chi l’ha visto?» ha mandato in onda un servizio girato nelle campagne fra Rosate e Gaggiate, nel Milanese, nel luogo esatto in cui è stata ritrovata la Fiat Punto di Francesco, data alle fiamme quella stessa notte. Gli autori della telefonata che segnalò il rogo ai vigili del fuoco di Abbiategrasso sono stati rintracciati, ma non hanno visto nessuno allontanarsi dall’auto. Le nebbiose campagne di Gaggiate restano un luogo “simbolo” di questa vicenda, che sta assumendo sempre più i contorni di un vero giallo: ancora oggi infatti, a quasi 4 settimane di distanza, le indagini hanno fatto pochi passi in avanti e anche gli appelli televisivi sono andati a vuoto. La novità più rilevante è la certezza che Francesco, poche ore prima del ritrovamento della sua auto, abbia prelevato da un bancomat 7mila euro, il che, secondo i giornalisti di «Chi l’ha Visto», lascerebbe pensare a una ritorsione: qualcuno ha forse rubato il denaro a Francesco e dato fuoco alla sua auto? Ma in questo caso, che fine avrebbe fatto Francesco? Nelle due precedenti puntate di «Chi l’ha visto?» erano arrivate due segnalazioni da Milano (una dalla stazione Centrale e l’altra da Porta Vittoria, dove si trova una sede della Caritas), ma entrambe si sono rilevate false. Mentre l’ipotesi di un suo possibile allontanamento dall’Italia, con destinazione Sudamerica (sua terra di origine) ha trovato parziale riscontro da quanto emerso dai tabulati telefonici: in rubrica, accanto ai nomi di parenti e amici, anche molti numeri di persone sudamericane; in questi giorni gli inquirenti li stanno verificando tutti. Certo è che Francesco ha spento il cellulare ben prima del giorno della sua scomparsa, cioè il 24 ottobre, come se avesse voluto servirsi di un’altra utenza, di cui però i familiari non sanno nulla. Resta aperta anche l’ipotesi della fuga volontaria, avvalorata dalla scoperta che Francesco non aveva dato tutti gli esami universitari e non avrebbe potuto laurearsi, come invece aveva sostenuto in famiglia. E quell’auto bruciata? Per gli inquirenti non è chiaro nemmeno se a darle fuoco sia stato lo stesso ragazzo scomparso o un’altra persona.

Silvia Canevara

Davide Cagnola

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