Ribaltone Bellomo: il “re” è lui

L’ex sindaco si riconferma su Mezzi per soli 154 voti

Clamoroso exploit di Vito Bellomo, sarà ancora lui il sindaco di Melegnano. Ma sino all’ultimo è testa con il leader del centrosinistra Pietro Mezzi, a cui Bellomo ha recuperato il 5 per cento rispetto al primo turno. Alla fine il 42enne capo del centrodestra, che era anche il primo cittadino uscente, ha conquistato 3.774 voti pari ad una percentuale del 51,04 per cento contro i 3.620 del 57enne portabandiera del centrosinistra, che si è invece fermato al 48,96 per cento.

Tra i due grandi rivali insomma, che erano al primo scontro diretto dopo un decennio di aspri botta e risposta, lo scarto è stato di soli 154 voti. E dire che Mezzi ha incrementato di ben 278 voti il risultato del primo turno, quando aveva conquistato il 40,08 per cento con 3.342 voti. Quello di Bellomo, che il 6 maggio si era fermato al 35,25 con 2.939 voti, è stato un vero e proprio exploit. Basti pensare che, rispetto al primo turno di quindici giorni fa, il primo cittadino ha conquistato 835 voti in più.

Eppure nel frattempo il numero dei votanti è calato dell’8 per cento, passando dagli 8.668 del 6 maggio ai 7.595 del ballottaggio. Ecco perché ieri mattina tra le file del centrosinistra si respirava un clima di grande ottimismo. Alla chiusura delle urne, però, è arrivata la doccia fredda.

Bellomo ha infatti confermato le roccaforti di via Cavour e di viale Lazio, dove ha conquistato 2.174 voti contro i 1.902 del suo avversario. Ma il leader del centrodestra si è imposto anche nei seggi di via Cadorna, dove i voti a suo favore sono stati 743 contro i 706 del capo del centrosinistra. Mezzi ha invece avuto la meglio nei seggi di via Giardino, dove ha conquistato 1.012 voti contro gli 857 del suo rivale. Un vero e proprio testa a testa, insomma, che ha tenuto con il fiato sospeso gli opposti schieramenti. Dopo i primi dieci seggi, del resto, la forbice tra i due grandi rivali era solo di 54 voti.

Non a caso i contendenti hanno dovuto attendere i dati degli ultimi due seggi, che hanno messo nero su bianco il definitivo distacco tra i due grandi rivali. E così alla fine a vincere il derby infinito è stato Bellomo, che ha intercettato in misura maggiore i voti delle liste uscite sconfitte dal primo turno elettorale.

A partire dalla Lega nord che, dopo aver fondato l’asse della coalizione di centrodestra guidata proprio dal sindaco Bellomo, alle amministrative del 6 maggio aveva conquistato 565 voti pari ad una percentuale di poco inferiore al 7 per cento. Logico quindi supporre che i lumbard, o almeno chi di loro si è presentato alle urne, abbiano scelto il primo cittadino uscente.

Ma il candidato del centrodestra potrebbe aver pescato anche nell’elettorato di Melegnano futura-Udc, “Insieme cambiamo” e “Dalle periferie al centro in sicurezza”, il cui bacino di voti è complessivamente stimato tra il 17 e il 18 per cento. Solo così si spiega la clamorosa rimonta di Bellomo, che aveva chiuso il primo turno in svantaggio di 403 voti.

Stefano Cornalba

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