
Rubava sulle auto, quelle dei rappresentati, dove sapeva di poter trovare oggetti del campionario. Merce spesso molto costosa che lui ci metteva una manciata di secondi a rastrellare. Aspettava che il proprietario di turno si allontanasse per la pausa pranzo e poi colpiva. Un giochino semplice semplice, ordito da M. G., un cinquantanovenne di Belgioioso, con vari precedenti penali, che da mesi era diventato un vero e proprio incubo, sia per gli esercizi pubblici, preoccupati per l’aumento dei furti ai danni dei clienti poco propensi a ritornare, sia per le stesse vittime. Non è stato facile acciuffarlo, ammanettato intorno alle 13 di lunedì, quando stava mettendo le mani su un computer portatile e un’apparecchiatura odontoiatrica del valore di circa 5mila euro nel baule di una Fiat Punto a San Donato, dopo aver aperto altri due veicoli tra Peschiera e Mediglia.
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