Raddoppiati i “malati di gioco”

Il sindaco: «C’è chi

prende i contributi

dall’amministrazione

e se li va a giocare

alle slot machine»

«Prendono i contributi dal Comune ma poi li giocano alle slot machine». Parte da Melegnano la crociata contro il gioco d’azzardo. «Subito un tavolo di lavoro in tema di ludopatie». Sabato mattina sull’argomento la lista civica “Insieme cambiamo” ha organizzato una tavola rotonda in municipio, che ha visto seduti attorno allo stesso lavoro diversi esperti del settore. «Quello della dipendenza dal gioco d’azzardo è un fenomeno in continua ascesa - ha dichiarato il sindaco Vito Bellomo -. Basti pensare alla nostra realtà dove non di rado, dopo averli presi dal Comune per pagare le utenze, i melegnanesi usano i contributi per giocare alle slot. Ecco perché d’ora in poi saremo noi a saldare direttamente i canoni e le bollette senza più distribuire i soldi ai cittadini. Certo, non possiamo intervenire sulle attività private: in stretta sinergia con gli enti impegnati nel settore, comunque, abbiamo avviato un’attenta campagna preventiva».

Anche i dati forniti dall’esperta dell’Asl Marta Torriani non sono certo incoraggianti. «Nel giro di pochi anni i soggetti in cura nelle nostre strutture sono di fatto raddoppiati - ha detto -. A breve l’Asl presenterà un progetto specifico in tema di gioco d’azzardo». Dopo essere uscita dal tunnel delle ludopatie, invece, a Vizzolo Anna ha aperto un’associazione giocatori anonimi. «Negli anni Settanta sono stata la prima donna a correre a San Siro - ha raccontato -. Possedevo infatti una scuderia, i miei cavalli erano bellissimi. Ma poi li ho venduti. Dovevo procurarmi i soldi per giocare: dal lotto al bingo passando per i casinò e le slot. Avevo impegnato addirittura i gioielli, ma i debiti continuavano a crescere. Ecco perché, accampando scuse ogni volta diverse, iniziai a farmi prestare i soldi. Ricordo ancora le notti in bianco con l’illusione che prima o poi avrei vinto». Dal 2004, però, Anna è una donna diversa. «Oggi sono io a coordinare un gruppo di giocatori impegnati a uscire dal tunnel - ha concluso -. Perché solo chi l’ha vissuto conosce il dramma della dipendenza da gioco».

Se Angela Fioroni della Lega autonomie ha presentato il progetto per regolare la materia (che ha incontrato il sostegno del leader locale del Popolo della libertà Roberto Modini), Marialuisa Ravarini ha assicurato la massima disponibilità dell’osservatorio mafie Sudmilano contro il gioco d’azzardo. «A settembre promuoveremo una raccolta di firme a favore di una legge che attribuisca maggiori poteri agli enti locali - ha concluso la leader della lista civica “Insieme cambiamo” Lucia Rossi, che ha tirato le fila del dibattito moderato da Beppe Armundi -. Ma vogliamo anche creare un tavolo di lavoro in tema di ludopatie, che ha già incontrato il favore del presidente della Croca bianca Flavio Biancardi. Solo facendo fronte comune, del resto, saremo in grado di sconfiggere la febbre da gioco».

Stefano Cornalba

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