PISCINE San Donato e altri 9 Comuni lanciano un appello a Draghi dopo il crack Gestisport

I primi cittadini temono che i sostegni al settore annunciati possano essere insufficienti: «Il fallimento ha lasciato un grave peso sulle spalle delle famiglie»

«Vogliano porre la massima attenzione alle famiglie creditrici che hanno già speso risorse più o meno ingenti per abbonamenti, corsi e utilizzo degli impianti stessi e che oggi si ritrovano con il grave peso sulle spalle che questo fallimento ha lasciato sulle famiglie stesse». È uno dei passaggi della missiva che, negli scorsi giorni, 10 Amministrazioni comunali coinvolte dal fallimento della Gestisport hanno inviato al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Presidente della Regione Attilio Fontana chiedendo loro di adottare soluzioni e fornire risorse a favore di un settore strategico dal punto di vista sociale che rischia il default.

A sottoscrivere l’appello insieme al Sindaco di San Donato Milanese sono stati i primi cittadini di Bresso, Carugate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Jerago con Orago, Lainate, Merate, Oggiono e Voghera. Dopo avere tentato un concordato preventivo in continuità con l’obiettivo di risanare l’azienda senza interrompere l’erogazione dei servizi, tutti loro, per effetto della sentenza di fallimento, si sono trovati nelle medesime condizioni, attivandosi fin da subito per «ricercare un nuovo gestore che possa da un lato assicurare la riapertura degli impianti e quindi la fruibilità ai cittadini delle strutture, e dall’altro assorbire la massima parte possibile dei dipendenti coinvolti dal fallimento, evitando di aggravare le situazioni di disagio economico delle famiglie».

Nel rivolgersi ai rappresentanti delle istituzioni sovraordinate, i Sindaci hanno espresso il timore condiviso che gli interventi a sostegno del settore, di fronte alle criticità generate dalla pandemia e dal caro energia, possano «non essere sufficienti al ritrovamento di un equilibrio economico-finanziario delle concessioni da parte dei gestori, compresi quelli che andranno ad occuparsi delle nostre piscine».

«Questa preoccupazione – è la conclusione della lettera i primi cittadini – ci porta a invitarvi a trovare ulteriori soluzioni e risorse a favore di un settore che rischia il default, con tutte le conseguenze sociali che ne deriverebbero».

«Ringrazio i colleghi degli altri nove Comuni coinvolti dal fallimento della Gestisport – ha dichiarato il Sindaco Andrea Checchi – per la disponibilità ad affrontare “coralmente” una situazione che ha avuto un’inaspettata accelerazione, mettendo tutte le nostre Amministrazioni di fronte alla sfida di dare risposte rapide alle centinaia di lavoratori e alle moltissime famiglie “vittime” del fallimento. La collaborazione ci ha portato fin da subito a confrontarci sulle procedure più efficaci per riattivare gli impianti e ci ha spinto, nella convinzione delle difficoltà del settore natatorio, a rivolgere un invito al Governo e alla Regione per adottare soluzioni che non rendano vani gli sforzi che stiamo facendo per restituire la piena funzionalità delle piscine alle nostre Comunità».

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