Peschiera, siriano rimasto senza casa dorme in macchina da una settimana

La storia del 55enne Yahia Jaghl e della sua famiglia

Ha dovuto lasciare l’abitazione per la quale aveva già pagato 15 anni di mutuo per evitare che finisse all’asta dopo che, per una serie di vicissitudini, si era ritrovato con rate non pagate e un debito ormai non più sanabile con la banca, e adesso, nonostante il lavoro a tempo indeterminato e uno stipendio certo, è costretto a dormire in auto mentre la moglie e i quattro figli sono ospitati da amici e familiari. È la storia, assurda e surreale, di Yahia Jaghl, 55enne siriano in Italia, regolarmente, dal 1996, e della sua famiglia, moglie e quattro figli di 15, 13 e 9 anni (gemelli, maschio e femmina), che dopo aver venduto la casa di Canzo, frazione di Peschiera, per far fronte ai debiti accumulati dopo aver perso il lavoro e sostenuto spese impreviste per curare il figlio malato, si trova ora nell’impossibilità di trovare soluzioni valide: «Da almeno cinque anni – dice – cerco un alloggio in affitto, ma non riesco a trovare nulla, nessuno mi affitta una casa». Yahia, che ha anche fatto domanda di casa popolare, ha chiesto un incontro con l’amministrazione: «Vorrei solo un aiuto per non restare in strada e dare un tetto alla mia famiglia». La famiglia è seguita dai servizi sociali del Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA