Peschiera: «Quei camionisti erano dipendenti di fatto». Maxi sequestro a una logistica

Sentenza storica del tribunale di Milano sul nodo appalti e subappalti: la Schenker deve 733mila euro a dieci lavoratori

La vicenda non avrà probabilmente un impatto di rilievo sui bilanci della DB Schenker Italia, società di logistica che è controllata dal colosso tedesco Deutsche Bahn, ma il tribunale civile di Milano ha stabilito che la multinazionale deve rispondere in solido con il suo fornitore di movimentazione delle merci Gbf Trasporti nell’ambito di una vertenza sul lavoro intentata, e vinta, da una decina di conducenti di camion. La causa era stata avviata dai legali di dieci autisti di Gbf che avevano lavorato per 7 anni per trasportare colli solo per conto di DB Schenker con “continuità e sistematicità” e che secondo il giudice civile non avevano ricevuto pagamenti di straordinari, tfr, scatti di anzianità e indennità di trasferta spettanti. Il 5 aprile scorso il giudice del lavoro milanese Luigi Pazienza aveva riconosciuto loro un risarcimento complessivo di 733.246,67 euro lordi, compresi anche contributi e imposte, stabilendo che DB Schenker deve pagare in solido perché tra lei e gli autisti è esistito un rapporto di monocommittenza. Non avendo poi ricevuto la somma entro i termini, i legali hanno avviato la procedura di pignoramento di un conto corrente, ottenendo dalla banca il congelamento di 1.158.725,52 euro. Ora il giudice delle Esecuzioni Maria Rosaria Bernasconi ha affermato la correttezza della procedura di pignoramento e ha assegnato gli oltre 700mila euro ai 10 camionisti (in un caso ai 3 eredi per sopraggiunta morte del lavoratore) e ha ordinato alla banca depositaria di un conto corrente milionario della società del Gruppo Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, di soddisfare le richieste di questi creditori. La società di logistica basata a Peschiera Borromeo nel Sudmilano, vanta 1,1 miliardi di euro di ricavi, 32 milioni di utile e oltre 1.200 dipendenti.

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