Peschiera, bulli e adescatori al parco

Il loro dovrebbe essere il quartiere giardino di Peschiera Borromeo, ma spesso per gli abitanti di San Bovio non è così.

L’ultimo grattacapo toccato agli abitanti del quartiere residenziale al confine con Segrate è quello degli episodi di violenza, bullismo e, in alcuni temutissimi casi, persino di probabile adescamento che si sono verificati all’interno del parco dei Piccoli Angeli.

A lanciare l’allarme sono i genitori del gruppo Amo e vivo San Bovio i cui figli, bambini e adolescenti, frequentano quotidianamente il parco: «Non sappiamo ancora se è tempo di parlare di allarme vero e proprio, ma quello che sappiamo è che alcuni episodi che si sono verificati nelle ultime settimane possono essere l’inizio di qualcosa di più grave che va fermato Prima che sia tardi». A parlare è Paolo Parigi uno dei coordinatori del gruppo di cittadini, che continua «Per questo chiediamo l’aiuto e l’attenzione di tutti quelli che frequentano il parco, per questo ci siamo rivolti alle forze dell’ordine e al comune per chiedere che vengano intensificati i controlli in zona».

Secondo i racconti dei genitori, nel parco dei Piccoli Angeli si sarebbero verificati odiosi atti di bullismo, ai danni di un bambino down, preso a pallonate da un gruppo di ragazzini di 14/15 anni che avrebbero poi rivolta la loro violenza cieca e stupida anche contro un anziano, schiaffeggiato e preso a male parole.

A gettare però maggiore allarme sono stati anche due episodi che hanno coinvolto i bambini più piccoli: uno di loro si sarebbe presentato dalla sua mamma mostrando una siringa trovata nell’erba; mentre in un’altra occasione un gruppo di genitori denuncia di aver visto due “adulti” ben vestiti che gironzolavano attorno ai bambini, chiedendo loro di poter «giocare insieme».

«Nessuno vuole trarre conseguenze forzate e affrettate, ma certo si tratta di un episodio che non ci piace e che non si deve ripetere. Chi ha assistito a quella scena, purtroppo, non ha avuto la prontezza di riflessi di chiamare le forze dell’ordine, e ora non rimane altro da fare che sperare che non tornino - continua Parigi -. È possibile che uno di questi due fosse lo stesso che già era stato visto alcuni anni fa nello stesso parco e che era stato allontanato da un gruppo di genitori inferociti».

Episodi che sono parzialmente noti al maresciallo dei carabinieri Walter Salsi che, pur consapevole dei problemi getta acqua sul fuoco e prova a ridimensionare l’allarme: «Sappiamo di dissapori tra i ragazzini e di episodi sgradevoli, ma eviterei di parlare di allarme: Peschiera Borromeo, e soprattutto San Bovio, non sono il Bronx».

Anche la presenza di siringhe è stata segnalata all’ufficio ecologia del Comune (che ha incaricato la ditta Sangalli di effettuare un sopralluogo sulla zona) e ai vigili della città: «Alla luce degli episodi che ci sono stati segnalati - conferma il comandante dei vigili Giuliano Semeraro - abbiamo in programma di intensificare i controlli, soprattutto in borghese, nel parco “incriminato” per sorprendere chi in qualche modo faccia uso di eroina o abbia atteggiamenti sospetti».

Luciana Grosso

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