PAULLO Una pioggia di calcinacci dallo stabile che ospita Caf e Distretto sanitario

Spesso la zona è affollata, in questo caso per fortuna nessuno è rimasto ferito

Non è una pioggia di stelle, ma di calcinacci. E non è la notte di San Lorenzo, ma un’altra di Ferragosto. In largo Mazzini, il cuore pulsante di Paullo, dove i cittadini si ritrovano per fare due chiacchiere o per usufruire dei servizi offerti dal palazzo pubblico, si è verificato un evento che ha messo a rischio l’incolumità dei paullesi.

Dalla grondaia del tetto dell’edificio a quattro piani, che ospita il distretto sanitario, il Caf e la Pro loco, si sono staccati pezzi d’intonaco che sono caduti a terra da quattordici metri d’altezza. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito, né sono stati danneggiati i veicoli parcheggiati sotto. Ma il pericolo era reale e concreto, soprattutto per gli anziani che amano riunirsi sotto il portico per chiacchierare o in fila per svolgere le pratiche al Caf o di passaggio per accedere al poliambulatorio.

«Come è possibile che un edificio pubblico si presenti in queste condizioni?» è la domanda formulata in coro sabato dai cittadini, i pochi rimasti a popolare la città ancora vuota in questi giorni di agosto. «Hanno riqualificato la piazza, ma avrebbero potuto anche guardare sopra il proprio naso e verificare lo stato del palazzo che è comunale e che evidente abbisogna di una ristrutturazione – continuano i cittadini -. Chi ha eseguito i lavori? Chi si assume la responsabilità di questo incidente che poteva avere conseguenze ben più gravi? Sono le domande che sorgono spontanee davanti a questo fatto, che non può essere liquidato come un caso isolato o una fatalità». L’amministrazione comunale, proprietaria dello stabile, ha dichiarato di essere intervenuta prontamente, appena informata della presenza dei calcinacci a terra. «Non sappiamo bene quando l’evento si sia verificato - spiega il consigliere delegato al decoro urbano Giuliano Spinelli -. In ogni caso, sono state eseguite le operazioni di messa in sicurezza». Con un’autoscala i tecnici sono saliti fino al tetto e hanno martellato la grondaia per far cadere gli ultimi frammenti. L’area del parcheggio di via Mazzini è stata recintata sotto il tetto del palazzo, luogo della caduta dei calcinacci, impedendo l’utilizzo di due stalli di sosta (compreso quello per disabili). «Non appena sarà possibile – annuncia Spinelli – saranno eseguiti i lavori di ripristino della grondaia. Abbiamo già dato mandato per svolgere l’intervento». Ma non basta. I cittadini meritano delle spiegazioni e delle garanzie sulla sicurezza della loro città. Non vogliono assistere impotenti a una nuova pioggia di calcinacci, un fatto già accaduto anni fa, dove si trovano gli uffici postali. Anche allora, fortunatamente, senza conseguenze per passanti e veicoli.

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