PAULLO Tasse, ambulanti sul piede di guerra

Ambulanti sul piede di guerra. Se, infatti, il carico fiscale per l’occupazione della piazzola ai mercati a Paullo è tra i più bassi tra i comuni vicini, secondo alcuni commercianti non sono mancate le problematiche riguardanti l’attività esercitata. A farsi portavoce del malcontento degli operatori è Renato Pignarca, capogruppo della lista di minoranza Prima Paullo. «Da parte mia ho potuto raccogliere il malumore di molti espositori su vari temi - dichiara Pignarca -. Il primo è quello della fiscalità. Gli ambulanti sostengono che nel 2020 a novembre-dicembre, hanno pagato per intero la quota dell’anno, quando avrebbero dovuto pagare 8 mesi anziché 12 in ragione della pandemia. Il secondo tema riguarda il tema del Cià che girum: nel 2020 i commercianti hanno versato la quota di partecipazione per la manifestazione che non si è svolta, ma tale versamento non è mai stato restituito. Infine, negli anni precedenti, per due anni, il Comune non aveva fatto pervenire il bollettino per versare la quota derivante la spesa per forniture elettriche, per la quale è stato chiesto il pagamento delle quote per tre anni in un’unica soluzione». Questione superata nel 2021, con l’esenzione totale dei pagamenti e l’annullamento delle quote della fiera, e nel 2022 con lo storno sul pagamento complessivo di 3 mesi. Riscossione della Tosap che da quest’anno sarà in capo a una società terza, che si occuperà direttamente di tutte le pratiche. «Aggiungo che a livello di mercato ci sono sempre meno banchetti – riporta Pignarca -. Gli ambulanti lo hanno fatto notare, chiedendo di rivedere la distribuzione degli stand, eliminando gli spazi vuoti. Le varie sollecitazioni non sono però mai state ascoltate». Da parte del Comune, è stata comunque espressa la massima disponibilità a verificare eventuali errori. «A noi non risultano e non ci sono stati mai segnalati, ma abbiamo già chiesto agli uffici di svolgere le verifiche» dichiara l’assessore al ommercio Massimiliano Consolati.