
Paullese, un museo degli orrori
A Peschiera e Pantigliate
gli episodi peggiori,
l’ascensore della passerella sull’ex statale
pieno di sporcizia
Affiorano «orrori» nel Sudmilano. Rinvenuti scheletri di veicoli, discariche a cielo aperto e, addirittura, escrementi umani nelle aree a bassa frequentazione di persone, in prossimità della strada provinciale Paullese. Il degrado è sempre più palpabile.
Dalla lunga sgambata mattutina di un pensionato di Mediglia, appassionato di sport e della forma fisica, sono emersi scenari preoccupanti, che compromettono parzialmente le fasce periferiche dei comuni di Peschiera Borromeo e Pantigliate. Non lontano dal centro urbano peschierese infatti, più precisamente in via Liguria, il fenomeno dell’abbandono appare più che mai regnante. Nel tratto viabilistico che mette in collegamento la vecchia con la nuova Paullese sono state individuate un’automobile e un autocarro furgonato in completo stato di deterioramento. «Di quella che era una Fiat Punto, forse incidentata sul lato anteriore, è rimasto ben poco: sono stati asportati i fanali di illuminazione, una portiera e alcune parti del cruscotto - spiega il runner -. Inoltre al suo interno - ma anche all’esterno - hanno trovato dimora alcuni sacchi ricolmi di spazzatura. A qualche decina di metri di distanza, invece, sosta inevitabilmente il mezzo pesante con tanto di cofano aperto, da cui si intravede l’asportazione del blocco motore».
Soffermandosi dunque esclusivamente sui fatti concreti sembrerebbe che anche via Liguria, dopo l’ex cartiera dell’Orto, sia entrata a tutti gli effetti in quelle «zone a rischio» di Peschiera Borromeo, in cui si perpetrano illeciti o dilaga il degrado.
Ma se né i veicoli ridotti a rottami né i cumuli di sporcizia sono stati motivo di eccessivo turbamento da parte del medigliese, altro discorso è lo scenario che lo stesso ha riscontrato nel paese di Pantigliate. «L’ascensore per raggiungere la passerella che scavalca le carreggiate della strada provinciale Paullese è stato preso di mira da alcuni vandali e trasformato in un immondezzaio, che lo rende impraticabile - spiega -. Nella cabina, rimasta con le porte spalancate, sono stati ammassati sacchetti, cartacce e due carrelli della spesa. Uno sopra l’altro. E nello spazio restante, almeno quattro o cinque persone hanno fatto i loro comodi, compresi i propri bisogni». In aggiunta quindi agli effluvi emanati nell’aria, il sistema risulta per di più non funzionate. «E, a dirla tutta, anche l’altro ascensore è guasto. Non è la prima volta - chiosa - che accade. Anzi...».
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