Partono oggi i test a Linate
sui viaggiatori in arrivo dai paesi a rischio

Punto prelievi allestito dall’Ats Città metropolitana di Milano in collaborazione con il Policlinico

Barbara Sanaldi

Tamponi anti Covid appena scesi dall’aereo, da oggi si può anche a Linate. È in funzione da questa mattina, infatti, il punto prelievi allestito da Ats Città Metropolitana di Milano in collaborazione con il Policlinico San Donato che fornirà materiale e personale per l’esecuzione dei test e l’analisi del materiale raccolto.

I passeggeri dei voli provenienti dalle aree considerate a rischio, in particolare Spagna, Grecia, Croazia e Malta, potranno sottoporsi, senza prenotazione, alla procedura prevista per i controlli anti-Covid nell’area allestita all’interno dello scalo aeroportuale Forlanini, nella cosiddetta area 10, zona arrivi accanto al ritiro bagagli, dove personale medico sanitario e polizia di Stato supervisioneranno alle operazioni necessarie. I test, spiegano da Ats e Regione Lombardia, verranno analizzati entro 24 ore, e i risultati arriveranno, via mail, whatsup o sms, ai diretti interessati che sapranno così in tempi estremamente rapidi se sono entrati o meno in contatto con il Sars Cov 2.

Due i voli interessati, nella giornata odierna, allo scalo milanese, numeri ridotti che faciliteranno le operazioni previste. Per chi ha soggiornato all’estero, o comunque in aree considerate a rischio, resta l’invito a segnalare in ogni caso il proprio rientro in Lombardia all’Ats di competenza. Per informazioni e segnalazioni, è possibile contattare anche online le Ats di competenza, per l’area milanese e lodigiana https://it.surveymonkey.com/r/Covid19-Rientri-in-Italia, (in alternativa www.ats-milano,it dove sono presenti tutte le indicazioni necessarie ad individuare la struttura di competenza) o contattare il numero 0236693460.

Dopo Malpensa, dunque, anche Linate (come pure l’altro scalo lombardo, Orio al Serio, dove da oggi è allestito un banco per i test) si attrezza per ampliare la rete di controlli destinati a contenere la diffusione del virus. Dal 12 agosto, in ogni caso, è in vigore l’obbligo di comunicare all’Ats di competenza il rientro nelle regioni di residenza dopo aver soggiornato nei Paesi considerati a maggior rischio (appunto Grecia, Croazia, Spagna e Malta), effettuando test nell’arco di poche ore o comunicando, nel caso ci si sia sottoposti a controlli nelle 72 ore precedenti il rientro, l’esito ottenuto da strutture qualificate e certificate

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