Ora la Tem è dietro l’angolo

Il Cipe approva il progetto: lavori entro fine anno

Centinaia di tavole. Oltre 400 osservazioni presentate da enti e privati. Trentacinque comuni coinvolti da uno dei progetti stradali più complessi e costosi di sempre. Eppure sono bastati 20 minuti per approvarlo. A tempo di record ieri mattina il Cipe - il Comitato interministeriale per la programmazione economica, cui spetta l’ultima parola sulle “grandi opere” - ha infatti dato il via libera al progetto definitivo della Tangenziale Est Esterna Milanese. A nove anni dalla nascita “effettiva“ del Progetto Tem va in cantiere quella che per i territori Lodigiano e Sudmilanese sarà probabilmente l’opera a maggior impatto ambientale della loro storia: un colosso d’asfalto a sei corsie lungo 32 chilometri che si snoderà tra Cerro al Lambro e Agrate Brianza/Caponago coinvolgendo 35 comuni, 25 dei quali distribuiti tra il Sud Milano e il Nord Lodigiano lungo un asse di almeno 17 chilometri.

Vanno in cantiere anche circa 500 milioni di euro di opere collegate alla maxi tangenziale, che comprendono sia strade e varianti di nuova realizzazione, sia la riqualificazione della rete esistente. Pur non essendo ancora pubblico l’elenco definitivo di quelle confermate, stralciate dal progetto o modificate, né quali osservazioni al progetto siano state accolte o respinte, la gran parte delle opere collegate alla nuova tangenziale si snoderà tra l’area melegnanese, il Lodigiano e il Sudmilano. Quelle principali, come la variante alla vie Emilia di Tavazzano, la riqualificazione della Santangiolina e il sistema di “bretelle” del Melegnanese, sono state tutte confermate così come erano state presentate agli enti locali.

Alla fine, ad essere approvata è l’ultima versione del progetto proposta agli enti locali, con tagli complessivi per circa 150 milioni di euro rispetto alla precedente versione. Il costo complessivo dell’opera sarà di 1,7 miliardi di euro. Con l’avvio dei cantieri ad autunno, la società milanese conta di chiudere i cantieri e mandare l’autostrada in esercizio per il 2015, in tempo per l’Expo milanese. Con l’approvazione di ieri mattina, la Tem entra dunque nella sua fase cruciale: la delibera del Cipe, che dà il via libera al progetto definitivo e al piano economico finanziario, passa alla Corte dei conti per la registrazione, cui seguirà la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Da quel momento serviranno dai 60 ai 90 giorni per rendere esecutivo il progetto e avviare i lavori. La Regione conta di avere i primi cantieri operativi entro prossimo ottobre. Più realisticamente, l’inaugurazione dovrebbe avvenire tra novembre e dicembre 2011. In ogni caso, il termine ultimo per l’inizio dei lavori fissato da Tem e Regione Lombardia è tassativamente la fine dell’anno: entro il 2013 dovrà infatti essere realizzato il cosiddetto “arco Tem“, il tratto di tangenziale compreso tra la Cassanese e la Rivoltana che comprende l’attestamento della Brebemi (la nuova autostrada Milano-Bergamo-Brescia) a Melzo, e la cui entrata in servizio è prevista entro la fine di quell’anno.

L’impatto sul Lodigiano e sul Sudmilano sarà senza precedenti. In arrivo ci sono circa 17 chilometri di tangenziale compresa tra i comuni di Cerro e Comazzo e almeno altri 30 di opere “collegate”. Confermati i due caselli di Vizzolo Predabissi e Paullo. Nella tratta Lodigiana-Sudmilanese - secondo fonti Tem - i cantieri verrano presumibilmente installati a partire da gennaio 2012.

Francesco Gastaldi

© RIPRODUZIONE RISERVATA