Operaio folgorato, segnali di ripresa

«All’ospedale ci hanno dato buone speranze. Sembra che Paolo abbia reagito bene alle cure, anche se viene tenuto ancora sedato. Speriamo che tutto si risolva al più presto». La mamma di Paolo Corvini, il 44enne di Casalmaiocco rimasto folgorato martedì alla cascina Roncolo di Sordio, ha un nodo in gola mentre parla del figlio.

L’uomo si trova ancora ricoverato in Rianimazione, sempre in prognosi riservata. Le sue condizioni restano molto critiche, ma ieri ci sono stati i primi, quasi miracolosi, segnali di ripresa. I medici hanno provato addirittura a risvegliarlo, solo per pochi attimi, per vedere la sua reazione e se era in grado di capire, ma l’uomo era molto agitato e così è stato nuovamente sedato. Ci riproveranno nei prossimi giorni.

Paolo Corvini gestisce con il padre un’attività di vendita e riparazione di macchine agricole in via Manzoni a Casalmaiocco. Martedì era andato nell’azienda agricola di Sordio per prelevare un silos: lo ha agganciato con il braccio della gru e lo ha caricato sull’autocarro tenendolo “in piedi”. Lo avrebbe portato in un campo vicino, ma il braccio della gru ha urtato i cavi della media tensione che passano sopra l’area della cascina. Il mezzo si è bloccato, così lui è sceso per verificare cosa fosse successo, ma toccando la portiera in metallo ha preso la scarica, pari a circa 15mila volt. Un attimo dopo è stramazzato al suolo.

L’uomo è andato in arresto cardiaco, con mani e piedi bruciati. I sanitari del “118” di Lodi lo hanno rianimato sul posto e poi, con la massima urgenza, lo hanno trasportato all’ospedale Maggiore.

Ora sono in corso le indagini dell’Asl per verificare l’accaduto e le cause dell’incidente. «Al momento stiamo acquisendo i documenti per chiarire la natura del rapporto lavorativo fra l’azienda committente e la persona al lavoro - fanno sapere i tecnici dell’Asl intervenuti martedì sul posto -, mentre dall’Enel attendiamo comunicazioni sull’altezza dei cavi elettrici e sulla tensione. Quello che possiamo dire è che forse si sarebbero dovute prendere precauzioni maggiori nell’utilizzo della gru e nel trasporto del silos, che forse andava posizionato in un altro modo. In ogni caso tutto è ancora al vaglio».

Il 44enne e la sua famiglia sono molto conosciuti a Casalmaiocco. In queste ore infatti tante persone si sono messe in contatto con i genitori di Paolo per avere sue notizie. «In tanti gli voglio bene - aggiunge la mamma -, lui è sempre stato bene, questo incidente proprio non ci voleva». Anche il sindaco, Pietro Segalini, martedì è andato in cascina per capire cosa fosse successo al suo concittadino.

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