Omicidio Puleo, in campo anche i Ris

La procura della Repubblica di Lodi avrebbe recentemente conferito un incarico ai carabinieri del reparto investigazioni scientifiche di Parma per analizzare alcuni dei reperti catalogati in relazione all’omicidio di Rosario Puleo, l'autista dell’Atm di 47 anni padre di due figli che era stato ucciso con due coltellate alla schiena davanti alla sua villetta di Mulazzano la mattina del 28 dicembre scorso. Gli investigatori coordinati dal procuratore Vincenzo Russo continuano a lavorare con il massimo riserbo e c’è ancora attesa per l'esito dell’autopsia, mentre il difensore del presunto omicida, l’idraulico 56enne Luigi Nasti, continua a non voler fare considerazioni sul grave episodio. Pur a fronte della confessione resa nella serata stessa dal vicino di casa, erano rimasti ancora alcuni punti oscuri riguardo a quanto accaduto nei minuti successivi alle due coltellate alla schiena inferte a Puleo. Ad esempio l'arma del delitto, che il sospettato avrebbe confessato di aver gettato nel prato davanti al complesso di villette a schiera ma che non era stato ancora ritrovato dopo due giorni di attente ricerche. E poi la circostanza dell'auto di uno dei figli di Puleo che alcuni vicini avrebbero visto allontanarsi, guidata però da un’altra persona. L’auto era già stata oggetto di accertamenti dei carabinieri. La vicenda era stata da subito inquadrata nel clima di tensione che si era creato tra i due capifamiglia, residenti in due villette confinanti, con tanto di parete divisoria in comune e lamentele e litigi per rumori a orari sgraditi.

E proprio ieri mattina si sarebbe dovuta celebrare in tribunale a Lodi, nella sezione civile, la prima udienza della causa per risarcimento danni intentata da Puleo nei confronti di Nasti all'inizio del 2012, un’azione promossa a seguito di un’asserita aggressione da parte del vicino di casa che quasi due anni dopo si sarebbe trasformato in omicida. Il giudice Maria Montuoro ha sospeso la causa disponendo la possibilità di riassunzione da parte degli eredi: toccherà quindi a moglie e figli di Puleo, se lo vorranno, portare avanti la richiesta di risarcimento che era stata promossa dal padre sulla base di un referto medico per lesioni. Questa causa e il litigio alle 5 del mattino poi sfociato nel sangue non esaurirebbero però l’elenco delle vicende giudiziarie nate da incompatibilità tra i due vicini di casa, dato che qualche anno fa c’erano state querele incrociate di competenza del giudice di pace, poi ritirare a seguito di un accordo, e che lo scorso Natale Puleo si era recato dai carabinieri per segnalare nuovamente comportamenti problematici del vicino. L'autista dell'Atm, tra l'altro, aveva anche già deciso di mettere in vendita la casa nella speranza di trasferirsi in un contesto più sereno.

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