Oggi l’addio al dottor Cornara

Oggi pomeriggio alle 14.30 presso la chiesa di Zivido la città darà l’ultimo saluto al dottor Giovanni Cornara, il pediatra di San Giuliano che è stato trovato senza vita nel suo studio nella mattinata di martedì. Stroncato da un malore, il medico 55enne, padre di sette figli, viene ricordato soprattutto per il suo grande impegno dedicato agli altri, attraverso il Banco della solidarietà, da lui fondato insieme alla moglie, a cui si sono aggiunti nel tempo numerosi progetti portati avanti con costanza e dedizione con il fermo obiettivo di accorrere in aiuto alla parte più fragile della società. Chi gli è stato a fianco sottolinea anche l’entusiasmo con cui partiva per le missioni in veste di volontario che lo hanno portato insieme ai colleghi legati all’Avsi (Associazione volontari per il servizio internazionale) in Africa e in altri paesi in via sviluppo per dare assistenza all’infanzia che ha più bisogno di cure. Martedì sera presso la parrocchia di Zivido un folto gruppo di conoscenti si è raccolto in preghiera, partecipando al rosario, che ha richiamato amici, conoscenti, esponenti del mondo del no profit locale e numerosi genitori dei suoi piccoli pazienti. Il momento di raccoglimento ha inoltre richiamato la comunità di Comunione e Liberazione di cui lui, fervente cattolico, faceva parte da tempo. La notizia improvvisa ha fatto calare sulla città un clima di lutto e di grande vicinanza alla moglie, ostetrica presso l’ospedale di Melegnano, che lo ha affiancato attivamente nelle tante iniziative benefiche messe in moto nell’ambito di una rete solidale che rappresenta un fiore all’occhiello per questo tratto di hinterland. Numerosi infatti i messaggi di cordoglio rivolti alla sua famiglia, che è stata circondata da affetto e sostegno in un momento tanto difficile.

Originario di Genova il dottor Cornara si era trasferito vent’anni fa sul territorio, con il quale aveva costruito una fitta sinergia che gli ha consentito di raggiungere una serie di traguardi sempre incentrati sulla solidarietà.

Molti sangiulianesi ricordano innanzitutto l’esempio che ha lasciato come professionista, attivo volontario, padre di una numerosa famiglia e uomo che ha tradotto nella pratica gli alti valori che hanno ispirato il suo operato.

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