Offese a Saviano, a giudizio per errore

Il sordiese denunciato dallo scrittore è solo un omonimo

Un impiegato incensurato di Sordio, F.T., 30 anni, è finito sotto processo a Milano con l’accusa di aver redatto e pubblicato su Internet articoli ingiuriosi contro lo scrittore antimafia Roberto Saviano. Lo scrittore aveva presentato la denuncia due anni fa dopo aver trovato su un sito web casertano diverse frasi che ritiene abbiano leso la sua immagine. E così, assieme al proprio avvocato, aveva presentato una querela nei confronti di F.T. autore di quegli articoli.

Ma il sordiese e il suo difensore Lorenzo Susinno ritengono che si sia trattato di un clamoroso errore di persona: «Ho contattato subito il legale di Saviano, il quale mi ha spiegato che esiste anche un F.T., casertano, giornalista ormai settantenne, che più volte si era occupato dello scrittore. La querela era stata presentata contro una persona con questo nome e cognome, spettava però agli inquirenti individuare con certezza chi fosse». Quando l’impiegato di Sordio ha ricevuto l'avviso di garanzia, per un procedimento avviato ad Arezzo, sede dei server, e poi passato a Milano per competenza territoriale sui reati telematici, è caduto dalle nuvole: «Lui Roberto Saviano non sapeva nemmeno chi fosse e sembra che il computer lo usi solo in ufficio, per lavoro». Ma la prima udienza del processo è già stata fissata, per settimana prossima, innanzi alla sesta sezione penale di Milano: «Il legale di Saviano ha anticipato che ovviamente non intende costituirsi parte civile contro la persona sbagliata. Il mio assistito però si ritrova un precedente di polizia e l’avvocato da pagare. Non crediamo proprio sia colpa dello scrittore, ma queste cose per una banale omonimia in un paese civile non dovrebbero proprio succedere».

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