Occupazione non autorizzata della Paullese: tre denunce

La Paullese è stata occupata. Centinaia di persone sono arrivate a protestare. Peccato, però, che la manifestazione non sia stata autorizzata. E i carabinieri della stazione di Peschiera, come vogliono le norme sull’ordine pubblico, sono stati obbligati a denunciare all’autorità giudiziaria tre persone. In pratica gli organizzatori dell’evento, che non avevano dato alcun valido preavviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza, durante il presidio del 30 aprile, peraltro interrompendo per circa 15 minuti la viabilità sull’ex statale 415. Il gruppo di testa del corteo, all’altezza di via Liberazione a Peschiera, sono stati dunque identificati come prevede la prassi e quindi denunciati. «Gli inconvenienti del mestiere», spiega qualcuno. Gli inconvenienti del mestiere, precisa Massimo Gatti, capogruppo per un’Altra Provincia a Palazzo Isimbardi, per chi si muove senza paura per tutelare i diritti della gente. Lui è tra i «segnalati» alla procura della repubblica. «Io sono stato denunciato - dichiara senza paure -, ma mi fa specie sapere che altri invece non lo siano stati. Non penso certo a chi ha partecipato a questa pacifica manifestazione, piuttosto a chi non ha rispettato l’accordo di programma per la riqualificazione del Sud Est Milano. Castelli, Formigoni, Podestà, De Nicola non hanno ricevuto denunce per il mancato rispetto dell’accordo di programma? Questa sì è violazione della legalità, della legalità in cui noi crediamo, tengo a sottolinearlo senza nessuna recriminazione sull’operato dei carabinieri che svolgono quotidianamente il loro lavoro». Già perché Gatti e gli altri sapevano che se fossero scesi in strada sarebbero stati denunciati, ma lo hanno fatto comunque. Per dare un segno, per un’occupazione solo simbolica, non certo contro i pendolari. «Non siamo degli irresponsabili - prosegue Gatti - e io per anni ho fatto il sindaco di un comune. Abbiamo scelto non a caso il sabato, per non recare danno a studenti e lavoratori, per limitare i disagi che invece ci sono tutti gli altri giorni per miopia nella programmazione di una viabilità finalmente sostenibile. Dove si fa la Tem, ma si boccia il metrò fino a Paullo e si lascia la Paullese riqualificata solo per metà. Non ci potevamo sottrarre ad una manifestazione di questo tipo: perché ormai i giorni sono pochi e occorre essere risoluti nell’esprimere la forte contrarietà che molta gente ha per la tangenziale . Bisogna dirlo che quest’opera non fa l’interesse della gente, ma solo dei costruttori. Sono queste le cose indecorose che umiliano la gente, ma noi non ci lasciamo intimorire e teniamo la schiena dritta e andiamo avanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA