Nel Sudmilano mancano 22 dottori: via al bando per i medici di famiglia

Le zone dove si registrano maggiori carenze sono a Peschiera e Melegnano

Nel Sudmilano c’è spazio per l’insediamento di 22 medici di famiglia al fine di raggiungere il rapporto ottimale di un camice bianco ogni 1.300 abitanti. I conteggi sono stati condotti in occasione del nuovo bando di concorso con cui Regione Lombardia punta a reclutare dei professionisti per coprire le lacune legate ai medici di medicina generale che sono prossimi alla pensione, nonché per sopperire all’emergenza che si è creata nei Comuni dove il fondamentale servizio per il momento è in parte garantito dagli incaricati temporanei.

Ecco la geografia dei posti vacanti registrati in questa parte di hinterland che è inserita nel distretto di Ats Melegnano Martesana: a San Donato e a San Giuliano sono complessivamente attesi 6 medici, inoltre altri 9 medici dovrebbero coprire la zona che comprende Peschiera Borromeo, Mediglia, Pantigliate, Paullo e Tribiano e 7 dottori sono da destinare all’area geografica di Carpiano, Cerro al Lambro, Melegnano, San Zenone al Lambro, Colturano, Dresano, Vizzolo Predabissi. Sulla base della tendenza degli ultimi anni, si presenterà probabilmente un numero inferiore di medici rispetto al fabbisogno che sarà comunque in gran parte compensato da massimali della portata di 1.500 assistiti. Pertanto, tenendo conto di questo equilibrio, gli addetti lavori, con numeri alla mano, tra San Donato e San Giuliano sembra non abbiano riscontrato delle particolari criticità, mentre è forte la necessità di nuovi arrivi di medici nell’area intorno a Melegnano e nella zona di Peschiera dove sono impegnati alcuni incaricati in attesa che arrivino i titolari “di ruolo”.

Occorre a questo punto attendere l’esito del bando che dopo la scadenza del termine verrà in ogni caso riaperto, come avviene ogni anno, per facilitare al massimo l’ingresso di dottori nei singoli territori dove i cittadini aspettano di avere dei punti di riferimento per la loro salute che abbiano una continuità nel tempo. Per diversi anni consecutivi sono state rilevate delle difficoltà soprattutto nei piccoli centri, in quanto i giovani medici hanno preferito insediare i proprio ambulatori nei quartieri di Milano e dintorni. Nel frattempo il tema continua comunque ad essere di particolare rilievo per migliaia e migliaia di assistiti alcuni dei quali reclamano dei medici in più lamentando una serie di disagi legati ad esempio alle code che si formano per ottenere un appuntamento.

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