Mulazzano, in piedi dopo l’investimento

Pochi mesi fa lottava tra la vita e la morte, ma ora è di nuovo in sella alla sua bicicletta. «Lassù qualcuno mi ama».

È la storia del 72enne Ambrogio Sibra, pensionato residente a Mulazzano ma molto conosciuto nell’intero Melegnanese. Lo incontriamo mentre in sella alla sua bici sta percorrendo la pista ciclabile ai lati della provinciale Pandina. La stessa che, sempre in sella ad una mountain-bike, stava percorrendo anche quel 19 gennaio. Era un sabato mattina, Sibra era partito da casa attorno alle 7.30 per raggiungere Melegnano, come del resto era solito fare abitualmente.

Quel giorno però, mentre sulle strisce pedonali stava attraversando l’incrocio dresanese della provinciale Sordio-Bettola, il pensionato di Mulazzano fu travolto da una macchina, che lo scaraventò ad una decina di metri dal punto dell’impatto. «Ma io dell’incidente non ricordo nulla - racconta il pensionato, che quando ne parla si commuove -: né le fasi precedenti né tantomeno quelle successive».

Dopo aver perso conoscenza, del resto, il 72enne era finito in coma. Tanto che fu l’elicottero del 118 a trasferirlo con la massima urgenza all’ospedale Niguarda, dove all’inizio le sue condizioni erano giudicate gravissime. «Mi risvegliai due giorni dopo quando, non senza sorpresa, mi ritrovai in un letto d’ospedale - conferma lui stesso -. Fu allora che i miei parenti mi raccontarono tutto». Il 72enne aveva subito una contusione polmonare e diversi traumi in varie parti del corpo, ma non era più in pericolo di vita. E così, dopo l’ansia e la preoccupazione iniziale, i familiari e gli amici di Sibra poterono finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Eppure l’urto era stato davvero violentissimo. Basti pensare al parabrezza dell’auto su cui era stato sbalzato, che era andato in gran parte distrutto. Il resto è storia di questi giorni quando, dopo la convalescenza trascorsa in parte al Niguarda e in parte al Maggiore di Lodi, il pensionato di Mulazzano è tornato ad inforcare la sua amata bicicletta. «In realtà avevo ripreso ad andarci già durante il periodo pasquale - si affretta a precisare lui -. Poi però, complice il maltempo, l’avevo rimessa in cantina».

Solo in questi giorni ha dunque ripreso la vita normale che, dopo la partenza da Mulazzano, lo vede fare tappa fissa a Dresano, Vizzolo e Melegnano. L’incidente è un lontano ricordo. «Certo lassù qualcuno mi ama».

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