METROPOLITANA Sicurezza nel terminal di San Donato, le pendolari: «Dopo le 19 restare da sole è sconsigliato»

Scarsa illuminazione, mancanza di controlli, frequentazioni poco raccomandabili: il quadro della situazione dopo i recenti episodi di violenza lungo la linea

Dopo le ore 19, la metropolitana “MM3” di San Donato si svuota, e a popolarla rimangono poche persone, solitarie aspettano il proprio mezzo che le riporti a casa guardandosi bene intorno, nonostante la presenza di altri pendolari dovrebbe bastare a rassicurarli. A rendere la sosta prolungata in questo posto poco raccomandabile è la sua duplice funzione: mentre le scale mobili portano alla stazione della linea gialla milanese, in superficie si trovano le fermate dei bus, dove tra una corsia e l’altra i viaggiatori si siedono e scrutano chi vi passa vicino, senza dare troppa confidenza a nessuno. La scarsa illuminazione in alcune aree del terminal favorisce lo scenario hardboiled dei romanzi statunitensi, costringendo i viaggiatori a raggrupparsi nelle aree dove i lampioni sono ancora funzionanti.

Gli “sfortunati” che si possono trovare dopo la classica fascia oraria lavorativa sono coloro che studiano o lavorano un po’ più a lungo degli altri. «Spesso le luci sono spente - racconta Valentina Spagna, pendolare di 29 anni -. Ogni tanto mi passa a prendere il mio fidanzato, ma quando vengo in macchina corro al parcheggio appena esco dalla metro». Altre ragazze si comportano come Valentina, di fianco al terminal c’è infatti un grosso parcheggio in cui gran parte dei viaggiatori posteggia, data la vicinanza e la convenienza (circa 2 euro al giorno). «Dopo una certa ora vige un clima di paura - afferma Greta Moro, 23 anni -. Non sono abitudinaria, vengo qui una volta ogni tre mesi, ma posso assicurare che la situazione rimane la medesima, sostare da sole è sconsigliato».

Purtroppo, a riscontrare questo problema sono maggiormente le donne, prede più vulnerabili per molestatori, stupratori e rapinatori. Recenti i due arresti sulla linea gialla in cui due italiani sono stati accusati di molestie sessuali e aggressione, entrambi nei confronti di giovani ragazze. A contornare una situazione angusta come questa sono l’odore di urina, i rifiuti e i vagabondi: girando per il terminal si possono trovare bottiglie, cartoni e altri oggetti che vengono abbandonati sui marciapiedi; spesso i vagabondi, o senzatetto, sono innocui, cercano solamente un posto dove dormire, senza disturbare nessuno. Tuttavia, l’alcol può spesso prendere il sopravvento e trasformare anche chi sembra essere più tranquillo.

Diverse le testimonianze di ragazzi e uomini adulti. «Serve più sicurezza - dichiara un residente di San Donato -, le ore più pericolose sono dopo le 19 fino alla chiusura della metro, in cui i delinquenti approfittano della poca sorveglianza per compiere i loro atti. Inoltre, vorremmo al più presto la linea metro fino a Paullo». Già espressa sul «Cittadino» l’opinione del sindaco Francesco Squeri su quanto accade al terminal, l’unico potere del primo cittadino è di studiare soluzioni per aumentare il presidio delle forze dell’ordine, siccome la metropolitana è formalmente sotto il Comune di Milano. Sarà il tempo a determinare l’efficacia di tali misure, ma intanto, questo luogo richiede uno sguardo più attento da chi lo frequenta, cercando di evitare spiacevoli incontri.

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