MELEGNANO Troppe auto sfrecciano in città, contro i “furbi” sono in arrivo venti dossi

Dopo le proteste dei residenti sarà interessata dall’intervento anche via Vittorio Veneto. Resta in campo l’ipotesi di un autovelox sulla via Emilia, teatro di numerosi incidenti

In arrivo 20 nuovi dossi lungo le strade pericolose di Melegnano, dove palazzo Broletto punta a moderare la velocità dei veicoli e rafforzare così la sicurezza. Ma c’è anche l’ipotesi dell’autovelox nel tratto urbano della via Emilia, dove nell’ultimo periodo sono stati diversi gli incidenti stradali.

Il nuovo caso è scoppiato in questi giorni quando, come del resto avvenuto in passato, i residenti della periferia nord hanno lamentato i veicoli lanciati a tutta velocità lungo il rettilineo di via Vittorio Veneto, quartiere densamente abitato con la presenza di svariati nuclei condominiali e diversi negozi. Ieri mattina è arrivata quindi la presa di posizione dell’assessore alla viabilità Cristiano Vailati. «Proprio in occasione della recente variazione di bilancio subito prima della pausa estiva, abbiamo stanziato 100mila euro per l’acquisto di 20 nuovi dossi, somma comprensiva della relativa segnaletica ed installazione - sono state le sue parole -. A partire proprio da via Vittorio Veneto e più in generale dalla periferia nord, prossimamente i dissuasori verranno piazzati nei punti più sensibili della città, dove cioè i veicoli sono soliti sfrecciare a tutta velocità. Un po’ come avvenuto nei mesi scorsi in via per Sant’Angelo, la strada in fregio ai binari ferroviari dove la situazione sul fronte della sicurezza è nettamente migliorata con la posa dei dossi». Dopo i recenti incidenti nel tratto urbano della via Emilia, non più tardi di qualche settimana fa sono stati invece i referenti del comitato di quartiere Pallavicina a sollevare la questione dei veicoli lanciati ad alta velocità lungo la trafficata strada, dove è dunque emersa l’ipotesi di piazzare un autovelox.

In quella circostanza è stato il sindaco Vito Bellomo ad aprire ad una soluzione simile, per renderla possibile diventa in ogni caso necessario il preliminare via libera della prefettura di Milano, a cui palazzo Broletto sarebbe pronto a rivolgersi per verificarne l’effettiva fattibilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA