Melegnano, la “maman” delle prostitute condannata a quindici anni di carcere

L’indagine della questura di Lodi e della Dda di Milano sullo sfruttamento sulla Binasca

Una 37enne residente all’epoca dei fatti in via San Francesco a Melegnano e suo marito, entrambi nigeriani, sono stati condannati per rito abbreviato dal Gup di Milano a 15 anni di reclusione per le accuse di tratta e riduzione in schiavitù di giovani africane che dal 2018 e fino all’estate del 2022 venivano fatte arrivate con i barconi dalla Libia e costrette a vendersi sulla Binasca, indebitate di decine di migliaia di euro per pagarsi il viaggio, e secondo l’accusa anche violentate e intimorite con riti woodoo. Le manette erano scattate nel dicembre del 2022 anche per altri cinque africani, tra cui un’altra donna, che abitavano tra San Giuliano, Torino, Campobasso e Novara.

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