Melegnano, la Combattenti
dà l’ultimo saluto al suo “alfiere” morto a 99 anni

Severino Talamini, reduce della seconda guerra mondiale, ha gestito a lungo la popolare gelateria di via Frassi

«Tra gli ultimi reduci della Seconda guerra mondiale, per interi decenni è stato il nostro alfiere per eccellenza, ma ha gestito a lungo anche la popolare gelateria in via Frassi. A ottobre avrebbe soffiato su 100 candeline, stavamo già preparando la festa in suo onore, con la morte di Talamini se ne va un pezzo di storia della nostra Melegnano».

Non senza un pizzico di commozione, ieri mattina il presidente della sezione locale dell’Associazione combattenti e reduci Angelo Fornara ha commemorato così la figura di Severino Talamini, scomparso un paio di settimane fa all’età di 99 anni nel paese natio in provincia di Belluno, il cui ultimo saluto avverrà venerdì alle 10 con la tumulazione delle ceneri nel cimitero di Melegnano.

«Severino era uno degli ultimi reduci della Seconda guerra mondiale, che ha combattuto sul fronte russo - racconta Fornara scavando nei ricordi del passato -: sin dalla nascita dell’associazione in ambito cittadino, con l’indimenticabile Bruno Zulian è stato l’alfiere per eccellenza del nostro movimento, portava la bandiera in occasione delle varie manifestazioni promosse sul territorio. Classe 1920, il prossimo autunno avrebbe raggiunto l’invidiabile traguardo del secolo di vita, stavamo già preparando la festa in suo onore, ma purtroppo il destino ha voluto che morisse proprio a pochi mesi da un compleanno tanto significativo».

Il decesso è avvenuto a metà agosto a Brusadaz, il paese natio in provincia di Belluno dove stava trascorrendo qualche giorno di vacanza: dopo i funerali celebrati una decina di giorni fa, per venerdì mattina è previsto l’ultimo viaggio terreno a Melegnano, dove alle 10 le ceneri di Talamini verranno tumulate accanto a quelle dell’adorata moglie Evelina De Marco.

«Anche noi saremo presenti con una delegazione per ricordare una figura tanto fondamentale per la realtà locale - conclude il presidente Fornara -: adesso i racconti della sua giovinezza trascorsa nel triste periodo della guerra sono custoditi nella “cassetta dei ricordi”, che rappresenta la vera ricchezza della nostra associazione». La notorietà di Severino Talamini a Melegnano è legata anche all’attività di gelataio, che l’ha visto a lungo impegnato in via Frassi dove adesso ha sede il bar Nuovo fiore proprio davanti all’istituto di istruzione superiore Benini.

«Arrivato a Melegnano alla fine della Seconda guerra mondiale, aveva portato il gelato dalle sue montagne del Veneto, era un prodotto fatto in casa - confidano i figli Rino e Valeria, che abitano anch’essi in città -: presente dapprima in piazza Codeleoncini all’angolo con via Marconi, si era poi spostato davanti all’ospedale vecchio, i cui locali oggi ospitano il Benini».

In tanti in questi giorni ne hanno ricordato i gustosi gelati, con la morte di Talamini se ne va un pezzo di storia locale.

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