Prima hanno annunciato la necessità di “modificare” il piano lavori per la presenza di un ordigno bellico nell’area di cantiere, poi un ulteriore slittamento è stato richiesto per l’interramento dei cavi arei dell’elettricità, ma alla fine il nuovo compostore, che doveva essere consegnato nei mesi scorsi non è mai stato completato. Eppure l’impianto “mangia rifiuti”, che avrebbe dovuto trasformare in concime i conferimenti, si farà. Nonostante siano ormai scaduti i permessi per costruire, è stata infatti convocata la conferenza di servizi per “riautorizzare” l’opera. “Questo complesso che nessuno vuole – protesta Silvano Piazza, fondatore e coordinatore del Comitato cittadini di Mediglia per l’ambiente - ce lo siamo ritrovati ancora sulla testa : e il bello è che sono scadute tutte le autorizzazioni. Non capiamo che senso ha convocare una nuova conferenza di servizi che minaccia di far ripartire daccapo tutto, attribuendo altro tempo ad Mse per realizzare il suo progetto, tempo che la stessa società mira a dilatare”.
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