MEDIGLIA Il giallo della scomparsa di Elisandra, una pista porta a San Francisco

Continua la disperata ricerca della 31enne il cui ultimo contatto risale al 13 ottobre scorso

Potrebbe aver smesso di lavorare al ristorante sushi Zakura di Pantigliate due o tre settimane prima di lasciare, in fretta e furia, la stanza in cui viveva ospite a Mediglia: la scomparsa di Elisandra Delfino Chacon, la 31enne nativa di Cuba e residente con la madre in provincia di Forlì, si arricchisce di domande per ogni giorno che passa, ma senza risposte. Anche mercoledì scorso «Chi l’ha visto» di Rai Tre, la popolare trasmissione da cui abbiamo ricavato l’immagine della madre, in piccolo, e quella della giovane scomparsa, qui a fianco, ha continuato a cercare tracce per dare certezze alla famiglia, che ha sporto denuncia e che si era allarmata per una telefonata fatta il 13 ottobre da Elisandra alla nonna a Cuba, in cui aveva promesso una nuova chiamata il 20 ottobre, per gli auguri, che invece non sarebbe mai arrivata. Il ristoratore orientale di Pantigliate aveva fatto sapere che l’ultima sera in cui Elisandra aveva lavorato come cameriera, si era fatta liquidare l’intera paga. E che cercava una nuova sistemazione per abitare: secondo quanto riferito dal titolare, non avendo potuto trovare una stanza presso il suo ristorante, sarebbe stata consigliata a trovare una sistemazione “vitto e alloggio” (e lavoro) a Milano.

Ma i giornalisti di «Chi l’ha visto» sono andati anche da Leandro, un centroamericano che ospitava come inquilina la 31enne a Mediglia, trovando anche una valigia trolley rosa di medie dimensioni indicata come quella di Elisandra. Contenente anche un’agenda con annotazioni di numeri e simboli e riferimenti a corsi motivazionali americani su Internet che anche la madre ha riferito fossero diventati una fissazione della giovane. La mamma, nel suo drammatico appello per chiedere a Elisandra di farle almeno una telefonata per dire che sta bene, ha ribadito anche che negli ultimi tempi si interessava a filosofie orientali.

C’è poi uno Youtuber che ha avviato uno scambio di e-mail con un indirizzo che potrebbe essere quello della 31enne scomparsa, ottenendo anche risposte a tono e l’invito a non proseguire le ricerche perché l’appello pubblico della madre sarebbe la conseguenza di precedenti rapporti conflittuali. Lo Youtuber ha tracciato l’e-mail arrivando a un indirizzo Ip di Mountain View, in California, area di San Francisco, la città dove ha sede Google ma c’è anche un centro di spiritualità zen. Elisandra è sparita con i documenti (ma senza valigia): potrebbe essere là? Ma finché la mamma non aggiornerà le autorità, rimane formalmente una scomparsa, e si può pensare di tutto

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