Maxi evasione, nei guai aziendecon affari anche nel Sudmilano

Un’impresa edile fallita a Monza, altre due con sedi a Bergamo e Milano, ma con affari nel Sudmilano sono finite nei guai per una maxi evasione di oltre 32 milioni di euro non versando le imposte dirette e non “dimenticandosi” di saldare al Fisco 6 milioni di euro di Iva. I documenti che incastrano a vario titolo sette persone sono stati scoperti in una botola di un sottoscala: registri extracontabili relativi a due società che hanno generato ingenti disponibilità finanziarie completamente sottratte a qualsiasi forma di tassazione. In particolare, nel corso dell’indagine durata oltre 2 anni e condotta dalla Guardia di Finanza di Bergamo, è stato accertato che i responsabili delle società, in concomitanza con la crescita del fatturato e l’assunzione di un discreto numero di operai, avevano deciso di esercitare la loro attività in forma occulta nei confronti del fisco. Al fine di rendere difficoltosi eventuali controlli fiscali, gli stessi amministratori hanno provveduto a distruggere con regolarità quasi tutta la documentazione contabile, nascondendo quella rimasta nel “rifugio segreto” rinvenuto dai finanzieri.

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