Martedì lo sciopero Autoguidovie

Autoguidovie in sciopero nel Sudmilano, rischio caos per centinaia di studenti. I sindacati all’attacco dell’azienda: «Basta decisioni unilaterali». Ad un mese dallo stato di agitazione proclamato dalla Rsu all’inizio di novembre, si fa sempre più infuocato il braccio di ferro all’interno dell’azienda di trasporti. Per domani i sindacati hanno annunciato quattro ore di sciopero, che si protrarrà dalle 11 alle 15. Le linee interessate dallo stop riguardano gran parte dei Comuni del Sudmilano. A partire ovviamente da quelli di maggiori dimensioni come San Donato, San Giuliano, Melegnano e Peschiera; ma gli autisti e i controllori delle Autoguidovie incroceranno le braccia anche a Paullo, Mediglia, Zelo, Tribiano, Cerro, Vizzolo e San Zenone. Ecco perché lo sciopero potrebbe davvero provocare diversi disagi sul territorio. Tanto più che si svolgerà proprio a cavallo dell’uscita di scuola degli studenti impegnati nei vari istituti del Sudmilano.

Per i ragazzi del territorio, insomma, quella di domani promette di essere una giornata di vero e proprio caos. Lo sciopero è stato proclamato dalla Rsu dopo la rottura delle trattative con l’azienda. «Anche l’ultimo vertice di martedì ha portato ad un nulla di fatto - hanno incalzato in una nota i sindacati -. Il nostro tentativo di riprendere le relazioni sindacali non è stato condiviso dall’azienda, che anzi ha proposto ulteriori modifiche destinate a mettere in discussione le indennità fisse della busta paga».

Le organizzazioni sindacali contestano in particolare l’esternalizzazione di alcuni servizi, come ad esempio la pulizia dei mezzi. In altre parole quindi, è l’accusa della Rsu, l’azienda ha stralciato dalla busta paga alcune voci che avrebbero consentito di arrotondare lo stipendio. Secondo i sindacati, poi, sono stati rivisti al ribasso i tempi di percorrenza. E il risultato è, che nel caso di corse in ritardo, gli autisti diventano il bersaglio dei passeggeri.

«Ci siamo dunque riuniti venerdì per aprire le procedure di sciopero e valutare le nuove iniziative a tutela dei diritti dei lavoratori - ha continuato la Rsu -. Abbiamo pertanto deciso che in questa fase il personale si atterrà esclusivamente ai propri compiti. Vogliamo far capire al gruppo dirigente che, per mandare avanti un’azienda, devono essere coinvolti tutti i lavoratori. È assurdo pensare che bastino l’amministratore delegato e i direttori. Per il futuro, comunque, confidiamo in un maggior dialogo in azienda e con gli organi preposti alla gestione del trasporto pubblico locale».

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