Maratona di New York contro il cancro: la battaglia vinta di Carla

A distanza di un anno dall’intervento che ha sconfitto il tumore al seno la 48enne sandonatese è arrivata al traguardo con la maglietta “Pink is good” legata al progetto della Fondazione Veronesi

La 48 enne sandonatese Carla Piersanti domenica a New York ha vinto la sua sfida arrivando fino al traguardo della maratona a cui ha partecipato indossando la maglietta “Pink is good” legata al progetto della Fondazione Veronesi. A distanza di poco più di un anno dall’intervento, grazie al quale ha sconfitto il tumore al seno, è arrivata in 36.775esima posizione (5h04’00). «Ho corso con le amiche di “Pink si good” con le quali mi ero preparata per questo evento – racconta entusiasta -. Devo dire che la forza e l’incoraggiamento di New York hanno giocato un effetto incredibile, regalandomi un’esperienza che non dimenticherò mai: lungo la strada ho pensato al mio percorso di malattia e di guarigione, poi mi sono concentrata su tutto ciò che c’era intorno a me e mi sono resa conto di quanto meravigliosa possa essere l’umanità. È stata una sensazione bellissima che mi ha portato a guardare avanti». L’allenamento che Piersanti ha affrontato da febbraio ha dato buoni risultati. Dopo una strada di 42 chilometri lunedì ha infatti rivelato di sentirsi in buona forma fisica, mostrandosi soddisfatta più che mai di essere stata tra le otto donne, tutte appassionate di sport, che sono state selezionate per volare in America con la T-shirt rosa indosso, quale testimonianza riguardo l’importanza della prevenzione.

A loro si è poi aggiunto un altro gruppo di rappresentanti del gentil sesso che ha alle spalle esperienze simili e che pertanto ha deciso di accettare l’impegnativa scommessa, per un totale di una ventina di partecipanti italiane che si distinguevano tra la folla proprio per l’inconfondibile maglietta dal particolare significato. Piersanti – sposata con due figlie e componente del Consiglio di amministrazione della cooperativa Eureka – prima di partire, attraverso il suo giro di amicizie e conoscenze, aveva anche organizzato una colletta che si è conclusa con una somma intorno ai 2.400 euro (di cui 1.400 euro raccolti nel corso della cena che si è tenuta presso Cascina Cappuccina a Melegnano gestita da Eureka) che ha devoluto per sostenere la ricerca e la campagna contro il tumore al seno.

Vista la bella esperienza, come aveva già annunciato nelle scorse settimane, si mostra pronta a continuare a collaborare con la Fondazione Veronesi al fine di sensibilizzare le donne, affermando che non si stancherà mai di dire loro di essere puntuali con uno screening tanto importante per la salute. Ieri la sandonatese dopo la parentesi che le ha regalato grandi emozioni è rientrata a casa, pronta a riprendere la vita normale con il bel ricordo della maratona di New York.

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