«Maltrattava i bambini in classe»: indagata e sospesa una maestra

C’era chi non voleva più andare in classe, perché là avrebbe trovato quell’insegnante che - secondo l’ipotesi investigativa - invece di prendersi cura dei bambini li maltrattava. È quello che è emerso dalle indagini svolte dalla IV sezione della Squadra mobile di Milano, dopo le segnalazioni - relative allo scorso anno scolastico - fatte da alcuni genitori di bambini che frequentano una scuola dell’infanzia cittadina. Indagini lampo, concluse con la denuncia di una donna residente in città. Il caso è stato seguito dal sostituto procuratore Luca Gaglio (procura della Repubblica di Milano) nel massimo riserbo per non turbare i bambini. Ma ovviamente le voci hanno cominciato a circolare. A diventare sempre più insistenti. Le attività investigative sono state svolte dalla sezione della questura milanese specializzata in reati sessuali e reati contro la persona. Durante numerosi appostamenti sono stati utilizzati i mezzi tecnici di verifica più sofisticati per raccogliere le “prove”. E sono stati “registrati” effettivamente degli elementi tali per procedere alla denuncia dell’insegnante. Tanto che la dirigenza scolastica ha poi proceduto alla sospensione dell’insegnante, a scopo precauzionale, in attesa che si chiarisca davanti al giudice la sua posizione.

Trattandosi di una fase delicata, il Comune non è stato avvertito subito della vicenda, se non ad indagini chiuse. Le famiglie hanno incontrato l’assessore Chiara Papetti immediatamente dopo. «Alcuni genitori mi hanno chiesto un incontro, informandomi che erano stati sentiti dalla questura - fa sapere l’assessore -. Dopo essermi confrontata con il sindaco Andrea Checchi, abbiamo contattato il dirigente scolastico e insieme a lui abbiamo concordato un percorso su misura per i bambini e le famiglie. Data la delicatezza della vicenda, come amministrazione, da subito abbiamo offerto la massima collaborazione, attivando un progetto di supporto per i bambini, i genitori e gli insegnanti, potenziando i servizi “minori e famiglia” e “assistenza educativa scolastica” già attivi nelle scuole». La decisione presa, dopo il caso dei maltrattamento, è stata quella di attivare (già dal 5 settembre) un progetto di osservazione della classe che era seguita dall’insegnante sospesa.

Completato questo percorso, è previsto un supporto ai genitori, quindi un’attività che coinvolgerà la scuola, oltre alla classe che ora è seguita da una nuova educatrice. «Dopo la prima fase di osservazione e avviamento della classe al nuovo anno scolastico, saranno attivati lavori di équipe e laboratori mirati - conclude l’assessore - per offrire un sostegno a tutte le persone coinvolte dalla vicenda. Naturalmente, come accaduto sin qui, il Comune è a disposizione delle famiglie e della scuola».

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