L’ultimatum all’Eni per il distributore

L’ordinanza del sindaco impone lo smantellamento della stazione

Sgombero in vista per la stazione di carburante in disuso di proprietà dell’Eni, che è ormai diventata un dormitorio per senza tetto. Una decina di giorni fa l’indirizzo che sorge lungo la Paullese, a quattro passi dalla zona commerciale e urbana della città, è stato anche teatro di una rissa tra inquilini irregolari, in cui è rimasto accoltellato un giovane romeno, il quale ha poi raccontato ai carabinieri, che lo hanno trovato ferito ad una spalla, di avere avuto una lite con alcuni connazionali. Nel corso dei sopralluoghi sono stati rinvenuti materassi e suppellettili, a dimostrazione che in quell’immobile qualcuno non solo dorme, ma cucina e si scalda. Dopo l’episodio che ha sollevato l’attenzione su un angolo di territorio dimenticato, nella giornata di mercoledì il sindaco Mario Dompé ha siglato un’ordinanza in cui chiede alla proprietà di provvedere entro 15 giorni dalla notifica alla bonifica dell’area, nonché alla messa in sicurezza e alla demolizione degli immobili connessi ad un’attività che ha ormai chiuso i battenti. Nel documento viene sottolineato che «all’interno dei fabbricati si sono insediati in modo stanziale alcuni gruppi di persone, ponendo in essere, ai fini abitativi, forme di riscaldamento e cottura cibi mediante l’utilizzo di fiamme libere». Una routine che, oltre ad essere fucina di problemi di ordine pubblico, rappresenta un potenziale pericolo per incendi e altre spiacevoli conseguenze. Si sommano poi ulteriori disagi di carattere socio sanitario. Nella stessa ordinanza viene fatto riferimento a «colonie di ratti», che albergherebbero nel vecchio impianto di carburante, collocato in una zona che reclama interventi. Il copione del resto ha alle spalle diversi esempi sul territorio di San Donato di edifici abbandonati e occupati. A partire dall’ex laboratorio di via Fermi, ormai in via di smantellamento, che si era trasformato in un supermercato dello spaccio, dove un paio di anni fa ci fu un blitz da parte delle forze dell’ordine, che trovarono all’interno dei locali anche un bilancino per pesare la droga che veniva preparata per lo smercio. Nelle scorse settimane sono stati invece gli “Amici di Beppe Grillo” a scuotere l’opinione pubblica sulla situazione della ex Carte & Valori, che a breve dovrebbe essere abbattuta per lasciare spazio all’intervento immobiliare. Il video girato da alcuni cittadini è stato puntato su spazzatura, bicchieri, giacigli e altri rimasugli lasciati dai residenti abusivi. Situazioni accomunate dal fatto che i deterrenti messi in pista dai proprietari non sono stati sufficienti a contrastare fenomeni di occupazione. Tornando al più attuale caso della degradata stazione di carburante, il vertice del comune di San Donato, in caso in cui Eni non intervenga entro i termini imposti, ha annunciato che «l’amministrazione comunale provvederà d’ufficio a spese degli interessati». Insomma, dopo la rissa con pugnalata, si apre la pagina dedicata allo sgombero.

Giulia Cerboni

© RIPRODUZIONE RISERVATA