«Lodigiano cementificato: siete pazzi»

Un successo inaspettato, frutto di un evidente interesse e sensibilità sul tema dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il pubblico richiamato dal primo degli incontri del ciclo «Green Economy: economia fa rima con ecologia» è stato così numeroso da rendere necessario spostarsi dalla piccola sala Rivolta alla sala principale del Teatro, che si è riempita per la quasi totalità.

La serata, introdotta dal presidente della Camera di Commercio Alessandro Zucchetti e dall’assessore all’ambiente e alle attività produttive Simone Uggetti, promotori dell’evento, ha avuto per protagonisti il meteorologo (scienziato di fama mondiale, noto al grande pubblico per i suoi interventi a «Che tempo che fa») Luca Mercalli e il docente di Fenomeni di Inquinamento al Politenico Stefano Caserini, moderati dalla giornalista del Sole 24 Ore, Raffaella Ciceri. «Il senso di questo ciclo di eventi - ha commentato l’assessore - è di affiancare interventi di approfondimento ad esperienze concrete,portate a termine sia da imprenditori che dall’amministrazione, che abbiano al centro lo sviluppo sostenibile. Anche se molto è stato fatto, lo consideriamo solo un punto di partenza».

Nei loro interventi scientificamente rigorosi senza essere noiosi, i due esperti hanno spiegato in modo semplice e chiaro come il tempo per salvare il salvabile del nostro pianeta stia per scadere. «Immaginiamo di insegnare a un adolescente a mangiare sano, a fare esercizio fisico, a non fumare: avremo un adulto e un anziano presumibilmente in salute. Ma tutto questo non è stato fatto e oggi ci troviamo davanti a un quarantenne un po’ malmesso: dovremmo imporgli, da subito, se vuole arrivare alla vecchiaia, di smettere di fumare e di mettersi a dieta. Lo stesso vale per il nostro pianeta - ha spiegato Mercalli -: abbiamo sperperato e inquinato, adesso è il tempo di correre ai ripari e salvare quello che ancora si può. E questo vale anche per il Lodigiano: dove, al centro della pianura più fertile del mondo - ha poi attaccato - avete cementificato come pazzi dimenticando che si tratta di un processo irreversibile».

Se è vero che il tempo per salvare il mondo è poco, è altrettanto vero che la strada per farlo passa attraverso le scelte compiute dalle grandi aziende come da ognuno di noi: «Io stesso - ha continuato il meterologo di Rai 3 - ho scelto, con un spesa di poche migliaia di euro, di rendere casa mia energeticamente autonoma dalle fonti fossili. Non lo fa quasi nessuno ma è un errore: l’Italia dipende da due grandi rubinetti, Gazprom e il petrolio che arriva dal medioriente. Se per un motivo qualsiasi qualcuno chiude i rubinetti, qui si torna al medioevo».

Un altro tema di rilievo toccato soprattutto da Caserini è stato quello relativo alla comunicazione delle questioni climatiche, che stentano a passare alla collettività: «Per questo è importante insistere sul lavoro nelle scuole e sui grandi canali di comunicazione. Ad oggi solo una grande azienda, la Nissan, ha inserito il tema del riscaldamento globale in un suo promo».

E a chi, indicando il freddo e la neve di questi ultimi due inverni dice che l’allarmismo sul clima è ingiustificato, Mercalli risponde con un grafico chiaro, dal quale è evidente che l’inverno del 2010, nonostante le sue precipitazioni, è stato il più caldo di sempre con temperature in Canada e nell’Artico fino a sette gradi sopra al media: «Altro che neve...».

Luciana Grosso

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