L’albero di Nagasaki per ricordare la piccola Silvia stroncata dalla leucemia

«Siamo la scuola dell'accoglienza, dell'integrazione e della pace». Lo ha dichiarato il dirigente scolastico Antonio Posata, rivolgendosi, ieri pomeriggio, a oltre 250 bambini della scuola primaria e dell'infanzia del comprensivo “Fellini” di Sordio. Tra loro c'era chi indossava un kimono, chi un costume da samurai, e chi una tutina arancione, il colore dei cachi diventati simbolo di una giornata dedicata alla pace. Nel cortile dell'istituto elementare è stata infatti messa a dimora una piantina, cresciuta da uno dei semi generati da un caco, sopravvissuto al bombardamento del 1945 a Nagasaki. E' stato salvato grazie alle cure del botanico Masayuki Ebinumae che ha fondato il “Kaki Tree Project” per diffondere in tutto il mondo i “semi di pace”, generati dai cachi di Nagasaki. Ieri pomeriggio Ebinumae ha partecipato a una doppia cerimonia di piantumazione, prima a Tavazzano, e poi a Sordio dove sono arrivati anche il referente italiano del progetto, Francesco Foletti, il sindaco di Sordio Salvatore Iesce, i rappresentanti delle associazioni Amnesty International e Operazione Colomba e di diverse confessioni religiose: il parroco di Sordio don Alessandro Noviello, l'imam di Melegnano Moustafà Glbeltagi, e a due delegazioni induiste e buddiste da Milano. Anche le famiglie hanno assistito alla manifestazione e alla messa a dimora della pianticella nel cortile addobbato con festoni e una bandiera della pace: «Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio - ha spiegato il dirigente scolastico -. La scuola partecipa alla Tavola per la pace e ha aderito alla Marcia nazionale per la pace. Cerchiamo di formare i nostri alunni perchè diventino, come ha detto Papa Francesco, “costruttori di pace”». Alla pianta di cachi è stato attribuito un nome, quello di Silvia Martinicca, una bambina di Sordio, mancata un paio di anni fa a causa di una leucemia. La scuola ha voluto ricordarla, insieme ai genitori e al fratello della piccola, con questa dedica.

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