
E adesso, dopo la spettacolare operazione di sabato scorso a Cerro al Lambro, l’estate dovrebbe riservare altri due blocchi stradali “causa Tem”, legati al procedere dei cantieri della tangenziale. Tutti e due riguarderanno di sicuro l’autostrada, che quindi sarà sigillata sempre nel tratto Melegnano-Lodi; uno dovrebbe coinvolgere sia l’Autosole che la provinciale 17 Melegnano-Sant’Angelo, e fra i due è quello da predisporre con attenzione anche nella campagna informativa. Nei mesi centrali dell’anno bisognerà procedere prima all’intersezione del nuovo viadotto della 17 - quello “nato” sabato notte - con il tracciato della Santangiolina a sud del cavalcavia. Osservando oggi il nuovo ponte si nota infatti che intanto manca un “pezzo”, cioè quello che si interseziona con la 17; in secondo luogo che sopra l’acciaio non c’è ancora l’asfalto. La seconda mossa in calendario è l’abbattimento del vecchio manufatto (quello con la ciclopedonale Riozzo-Cerro a fianco), e sarà proprio questo l’intervento più delicato, perché il giorno in cui verrà smontato il ponte si dovranno mettere i sigilli sia all’autostrada che alla provinciale.
Per quanto riguarda la demolizione del viadotto, il gruppo Tangenziali Esterne e il consorzio Lambroscarl confermano una data in pieno agosto, cercando di sfruttare il momento dell’anno più “balneare” possibile. Venerdi 29 agosto resta un buon candidato, come giorno, per effettuare l’operazione. Chi si aspetta un grande botto, sul tipo del Blue Residence di San Giuliano Milanese alcuni anni fa venuto giù a suon di cariche, resterà un po’ deluso: niente tritolo, non ci sarà bisogno di esplosivi per cancellare il ponte anni Sessanta che ha fatto il suo onesto mestiere per mezzo secolo sul sedime dell’antico “Gamba de legn”, il tram a vapore Sant’Angelo-Milano.
Ci vorranno però due giorni, forse tre, per portare via tutte le macerie. In quei due-tre giorni (che, si ribadisce, potrebbero essere venerdì 29 dalla tarda serata, sabato 30 e domenica 31 agosto, fino all’alba di lunedì primo settembre) non si transiterà né in autostrada né sulla provinciale. L’autostrada dovrà essere libera per piazzarci gru e macchinari di demolizione, esattamente come è stato fatto sabato scorso per issare gli impalcati del viadotto nuovo. La provinciale 17 risulterà giocoforza percorribile fino alla rotonda di Riozzo in un senso e a quella di Cerro nell’altro, e basta.
Per andare e venire da Milano resteranno poche alternative se non statale 9 Emilia e 412 Valtidone. Il primo blocco invece, quello per realizzare l’ultimo pezzo del nuovo ponte, l’intersezione con la provinciale in direzione Cerro, avverrà prima: entro giugno pare ma la data non c’è ancora. In questo caso obiettivi sono due: completare l’aggancio del ponte alla 17 e posare l’asfalto sopra le campate del viadotto nuovo. Non chiuderà quindi la provinciale, ma ancora una volta solo l’Autosole.
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