La Tassa rifiuti è una stangata

Arrivano i bollettini della Tares e scattano le prime proteste: i rincari consistenti riguardano soprattutto

alcune categorie già bersagliate dalla crisi economica

La Tassa rifiuti raddoppia e le proteste non si fanno attendere. Per alcune categorie il rincaro supera il 50 per cento. Pronte le reazioni tra i cittadini che hanno preso d’assalto gli uffici del Comune. Qualche esempio? A fare i conti sono alcuni sangiulianesi con bollettini della Tares alla mano. Un ristorante di 260 metri quadrati si è visto recapitare una fattura di 6 mila euro contro i 3800 euro pagati l’anno scorso. Una famiglia di due persone che abita in una casa di 90 metri quadrati si è trovata nella casella postale una fattura di 180 euro al posto dei 105 euro saldati l’anno precedente. Peraltro già nel 2012 tra i negozianti del territorio si era aperto un fronte di battaglia proprio per il raddoppio del tributo. Quest’anno sembra che per quanto riguarda i privati, in media il gradino spazia dal 40 al 60 per cento. Per alcune categorie imprenditoriali e commerciali, in particolare bar, pizzerie e ristoranti, si parla di aumenti piuttosto consistenti in un momento peraltro in cui la crisi non sta certo andando a beneficio degli affari. Non solo. C’è chi lamenta scadenze blindate, che lasciano tempo solo qualche giorno dal ricevimento del bollettino per corrispondere quanto dovuto. Altri fanno notare che se ieri sarebbe scaduto il termine per il versamento della prima rata (eccetto per coloro i quali non hanno ancora ricevuto il bollettino i quali potranno procedere alla ricezione del modello F24 senza incorrere in nessuna mora), entro il 16 dicembre dovrà essere pagata la seconda tranche: tempi ridotti, secondo i diretti interessati, per chi ha necessità di dilazionare l’importo. Il balzello in realtà il mese scorso aveva già infiammato il dibattito in aula consiliare, ma i cittadini si sono resi conto solo in questi giorni, vedendo nero su bianco l’entità degli importi, di quanto sia aumentato il servizio.

Qualcuno ventila anche l’intenzione di organizzare una raccolta firme al fine di fare arrivare il clima di scontento ai piani alti del municipio. Rispetto alle novità che hanno scatenato malcontento, l’assessore all’ambiente, Gennaro Piraina, spiega: «Ci spiace per i disagi, ma la tempistica, come ho spiegato in consiglio comunale, è legata al fatto che purtroppo il Piano finanziario è stato redatto in ritardo, con ripercussioni sui cittadini». Altra questione riguarda i rincari: «Mi rendo conto che per le famiglie e per le diverse categorie del territorio quest’aumento possa pesare - fa presente l’esponente dell’esecutivo di centro sinistra -, ma come Comune non abbiamo avuto alternativa: il passaggio del servizio da Genia al Consorzio Cem ha comportato un aumento dei costi in quanto quest’ultima realtà, trattandosi di un affidamento a termine, non ha effettuato investimenti nei mezzi, noleggiando le attrezzature con conseguenti aggravi, a tutto questo si somma la quota dovuta allo Stato».

L’assessore conclude annunciando che «con la gara d’appalto del servizio, che partirà a breve, dall’anno prossimo il contributo chiesto ai cittadini sarà meno oneroso». Insomma, per quest’anno i rifiuti costano cari, ma in futuro qualcosa dovrebbe cambiare.

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