La stazione di via Tolstoj a San Giuliano
“appesa” al Consiglio di Stato

LA QUESTIONE Prevista dalla convenzione, non è mai stata realizzata

La prospettiva che sorga la fermata dei treni in via Tolstoj, di cui a San Giuliano si parla ormai da quasi 20 anni, è appesa alle battute finali della complessa battaglia legale tra gli operatori dell’area ex Blue Residence e il Comune di San Giuliano. Il 12 giugno è infatti fissata l’udienza del Consiglio di Stato che dovrà esprimersi sul ricorso presentato dagli investitori privati i quali hanno impugnato la sentenza del Tar, a cui nel 2021 si era rivolto il Comune, che li condannava al pagamento, nei confronti dell’ente locale, di un indennizzo pari a circa 4 milioni di euro.

La partita è legata all’Accordo di programma sottoscritto nel 2009 tra le società che hanno realizzato il centro commerciale e l’amministrazione comunale. Questo prevedeva la costruzione da parte degli investitori di uno scalo ferroviario con una spesa di 3,5 milioni a loro carico. Ma la stazione non è mai sorta. E dal momento che alla firma dell’accordo non erano state chieste le fideiussioni alle società impegnate nell’area ex Blue residence, l’amministrazione che ha preceduto quella di Marco Segala aveva cercato di colmare questa lacuna, a tutela del Comune, in seguito i privati hanno depositato delle garanzie che non sono considerate escutibili.

Negli anni scorsi, l’esecutivo in carica ha anche cercato un accordo stragiudiziale con le controparti, tenendo conto anche del fatto che il progetto originale prevedeva delle volumetrie per la realizzazione di alcuni progetti che le società in questione non hanno poi realizzato. Dopodiché il tentativo di arrivare ad un’intesa che desse ai cittadini l’atteso servizio che rafforzerebbe la rete di trasporto pubblico - in un territorio densamente abitato, costellato di aziende e di poli per lo shopping -, non è andato in porto.

A questo punto il sindaco annuncia: «Se il Consiglio di Stato desse ragione al Comune, andremo avanti con tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché la sentenza venga rispettata».

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