La sagra della polenta fa il pieno in castello a Melegnano, ma non manca la polemica politica

Il sindaco Bellomo: «Il patrocinio e la gratuità per incentivare il turismo»

Con oltre 5mila buongustai che l’hanno presa d’assalto, è partita alla grande la festa della polenta, ma impazza anche la polemica politica. In base a quanto fatto sapere dagli organizzatori, tra venerdì e domenica ben 5mila appassionati hanno degustato i piatti a base di polenta proposti nella tensostruttura grande 1.300 metri quadrati allestita nel fossato nel castello, dove i polentieri professionisti di Storo (Trento) hanno versato e cotto negli enormi paioli circa 10 quintali di farina gialla. «Siamo abituati a realizzare grandi eventi, ma non ci aspettavamo una partecipazione tanto elevata - afferma l’organizzatore Alessandro Fico, titolare di Club Magellano -. Adesso la testa è già rivolta al prossimo week-end, dove ci attendiamo un’affluenza ancora maggiore».

Ma l’evento ha scatenato anche una vibrante polemica politica. «Sagra della polenta? Zero entrate per il Comune - incalza in una nota Progetto Melegnano, la lista guidata dall’ex sindaco Rodolfo Bertoli -. Il primo cittadino Vito Bellomo ha concesso per oltre un mese l’uso gratuito del fossato del castello: chiediamo all’amministrazione di spiegare questa scelta affinchè venga fatta chiarezza». Ieri è arrivata la replica di Bellomo, che venerdì sera ha tagliato il nastro dell’evento con gran parte dell’esecutivo. «Complice proprio la sagra della polenta, è stato continuo il via vai di gente, che ha portato benefici all’intera realtà locale - ribatte -. Mi riferisco solo alle visite in castello, che hanno subito un netto incremento, ma ci sono dati positivi anche sul fronte delle attività produttive. Gli organizzatori devono affrontare spese rilevanti, penso solo all’affitto per un mese della gigantesca tensostruttura: come del resto avvenuto in passato in occasione di eventi promossi in città, abbiamo garantito il patrocinio esonerandoli dal pagamento per l’occupazione del suolo pubblico, diversamente sarebbe stato impossibile predisporre l’iniziativa. Tutto questo per rilanciare la nostra città, che è tornata a giocare un ruolo di primo piano nell’intero Sudmilano».n

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