
La cittadella dello sport non si fa più
Nel nuovo Pgt non figura il progetto del “Melegnano village”
Palazzo Broletto chiude le porte al “Melegnano sport village”. «Il Piano di governo del territorio non lo prevede». Sfuma la cittadella dello sport ad ovest di Melegnano. «Il progetto non è stato inserito all’interno del Pgt (lo strumento destinato a ridisegnare la fisionomia urbanistica della città, ndr) - ha confermato il sindaco Vito Bellomo -, che entro la prossima settimana porteremo in consiglio comunale per la relativa adozione». Il progetto del gruppo Vitali, a cui appartiene l’ex area Bertarella ad ovest di Melegnano, prevede la realizzazione di piste ciclabili, centri fitness, spazi per la scuola, palestre e laboratori artigianali. Il tutto completato con attività di carattere ricettivo (un hotel), di ristoro, commerciali, industriali e artigianali. «Pur essendo un’ipotesi certamente affascinante, il Melegnano sport village deve fare i conti con il Pgt, che è ormai giunto alle battute finali senza prevederlo - ha chiarito il sindaco -. Non ci sono insomma i tempi tecnici per la sua ratifica, anche perché vogliamo approvare il Pgt entro la prossima primavera, quando scadrà il nostro mandato alla guida della città». Bellomo ha dato invece il via libera alla San Carlo, il colosso delle patatine che è pronto a sbarcare a Melegnano con un maxi-polo produttivo. «Lo stabilimento darà lavoro a qualche centinaio di persone - ha ripreso il primo cittadino -. Ecco perché, in un momento non certo semplice per il mondo del lavoro, chiederemo che almeno un centinaio di neoassunti risiedano in città». I residenti della periferia ovest però, l’area dove è destinato a sorgere il polo produttivo, sono sul piede di guerra. «Abbiamo dato loro - ha ribattuto secco Bellomo - le più ampie garanzie in termini di traffico, ambiente e nuovi servizi». Ma anche i comitati degli altri quartieri di Melegnano sembrano scettici sul Pgt, tanto che per domani sera (alle 21 nella palazzina delle Associazioni) hanno organizzato un’assemblea pubblica. «Ho parlato con i singoli organismi e, a parte il comitato Ovest, non ho incontrato particolari resistenze - ha tagliato corto il sindaco -. Del resto, si tratta di un piano equilibrato, che punta tra l’altro a salvaguardare il centro storico, a riqualificare l’ansa del Lambro, a recuperare le aree verdi e a garantire nuovi servizi nei vari quartieri». Secondo alcuni, però, il Pgt prevede un eccessivo consumo di suolo. «Non accettiamo critiche da chi ha cementificato la città - ha ribadito Bellomo in conclusione -. Quanto al piano dei servizi infine, che è presente nelle linee guida e nella relazione generale del Pgt, l’obiettivo è di ripensare la città pubblica, allargare gli spazi scolastici esistenti e realizzare nuove strutture sportive».
Stefano Cornalba
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