La borseggiatrice della metrò condannata a 16 anni

La chiamavano “mani di velluto” per l’abilità e la scaltrezza nel rubare all’interno dei vagoni della metropolitana milanese. Ma anche negli esercizi presenti alle stazioni, o alle biglietterie elettroniche. Una serie sterminata di furti e altrettanto lunga di denunce. A conti fatti pesano per 15 anni e 11 mesi su di lei, una quarantaduenne bosniaca, che per cumulo di pene dovrà scontare in carcere. È stata arrestata lunedì scorso, in metropolita, intenta a salire sul tratto dove aveva compiuto il maggior numero di colpi, da Duomo a San Donato.

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