Intitolata a una donna pioniera dello sport la nuova ciclabile da Riozzo a Melegnano

Cerro al Lambro avvia il progetto toponomastica femminile nella zona del Sudmilano e nello stesso tempo è il primo comune in assoluto, sempre in zona, a dare il nome ad una pista ciclopedonale. È avvenuto ieri pomeriggio quando un serpentone colorato di biciclette ha percorso per intero la “via”, poiché si può chiamarla anche così, Alfonsina Strada (1891-1959): ciclista, pioniera dello sport femminile in Italia.

Hanno partecipato circa duecento persone alla collocazione della targa su uno dei vari rami realizzati nel sistema di opere locali collegate alla tangenziale esterna: il braccio che va da Riozzo a via dei Giardini a Melegnano. In pratica il tracciato del “Gamba de Legn” che sbuffava fino a Sant’Angelo, più o meno negli anni in cui questa donna coraggiosa si iscriveva impassibile alle gare con rudi atleti baffuti e bici pesanti venti chili. Partecipò al Giro d’Italia del 1924, il punto più alto della carriera che conta un palmarès di 34 vittorie contro maschi.

Sul luogo dell’indicazione stradale erano presenti alla scopertura il sindaco Marco Sassi con altri amministratori e i promotori del progetto Toponomastica femminile (un progetto nazionale) nel contesto locale, cioè i docenti e gli studenti dell’istituto superiore Benini, classe 2 C Afm, in collaborazione con L’Abici-Fiab.

Il parroco don Luca Anelli ha benedetto il selciato invocando la Madonna del Cammino.

La cerimonia come osservato ha un duplice valore: da un lato omaggia la memoria di una donna in più, e a Melegnano non sono certo molte. Cinque in tutto, a dare nome a una via.

Alfonsina Strada infoltisce il drappello con la sua presenza e con l’originalità, si è detto, di calzare a pennello per l’intitolazione di una ciclopedonale. Bolognese poi trasferitasi a Milano, la Strada arrivava da origini assai povere e saltò in sella alle due ruote a dieci anni di età. Non era l’unica all’epoca - si ricorda anche Giuseppina Carignano - ma è stata senza dubbio la più nota. Si sposò lo stesso e come regalo del primo matrimonio ricevette, inutile dirlo, una bici. Si ritirò dall’attività agonistica nel 1938, a 47 anni. Intorno a Cerro al Lambro, per ora, resta confermata una nuova dedica a Renata Alemagna Rottoli, medico melegnanese, presto titolare del percorso pedonale lungo il Lambro. I sindaci di Vizzolo Mario Mazza e Sergio Fedeli di San Zenone, interpellati sulla possibilità di far propria l’idea (applicandola alle ciclopedonali Tem) rispondono con un salomonico «è possibile».

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