Insulti alla Kyenge, bagarre a Mediglia

Prima il caso della consigliera di zona padovana Dolores Valandro (espulsa) che aveva «invitato» a stuprare il ministro Cécile Kyenge. E se non bastasse poi anche quello del vice presidente del senato Roberto Calderoli che la paragona a un orango. Oggi a Mediglia c’è un nuovo caso: quello del consigliere delegato a sport e tempo libero Maurizio Tarenzi, che da Facebook si scaglia in un commento contro il ministro, insultandola per la sua posizione pro rom. Le frasi sono pesanti, ma in realtà non possono essere attribuite al consigliere di maggioranza. Perché se n’è presa la completa responsabilità la moglie. «Io non ho fatto commenti - spiega Tarenzi -, sebbene me ne scusi comunque pubblicamente. Il post verrà cancellato. E ci sono già in bacheca delle precisazioni». A scrivere le precisazioni è stata la moglie, che utilizzando il social network con le credenziali del marito avrebbe commentato un articolo in cui contestava la volontà del ministro Kyenge nel facilitare l’accesso alle case dei rom. «Ho commesso un errore e non sono qui a disconoscerlo - spiega la donna -: chiedo scusa a tutti e soprattutto a mio marito, perché sono consapevole di aver fatto male soprattutto a lui. Era un mio commento, una mia esternazione, di una persona che non ha ruoli pubblici. Su Facebook ho voluto spiegare tutto». E in effetti sul profilo di Maurizio Tarenzi è apparso il post che dovrebbe chiarire la vicenda: «Sono la moglie di Tarenzi Maurizio, purtroppo ho espresso un mio parere usando il profilo di mio marito chiedo scusa se ho offeso qualcuno». Tra l’altro commentato da chi sostiene, che in un paese democratico non dovrebbe essere necessario giustificare una propria idea. E invece una spiegazione è reclamata dai consiglieri di minoranza, che hanno sollevato la questione in conferenza dei capigruppo, pronti a chiedere direttamente al consigliere delegato di chiarire la sua posizione in consiglio. «Io ho profondo rispetto per chi ricopre un ruolo istituzionale - avverte il sindaco Paolo Bianchi -, quindi non posso che esprimere il mio biasimo per le parole che sono uscite sul social network. Vorremo vederci chiaro e nel frattempo esprimo la mia piena solidarietà al ministro».

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