Il saluto al papà, poi la tragedia

Sono state ore terribili per la famiglia di Simone Fabbri. «Aveva salutato il papà intorno a mezzanotte - ha raccontato ieri la zia Nadia Baggio, di Codogno -, si trovavano nel paesino del comune di Castel Niccolò, nel Casentino, dove nella casa paterna abita la nonna novantaduenne. Simone Aveva preso la macchina, forse per incontrare gli amici, ma non lo sappiamo, né immaginiamo dove fosse diretto, dopodiché i genitori non hanno più saputo niente. Il cellulare era spento, Simone ormai era un adulto e aveva la sua vita, ma non era da lui sparire. Il papà e la mamma, non sentendolo, si sono subito messi in allarme, hanno aspettato ad avvisarci per non farci preoccupare. Con il passare delle ore si è alimentata l’ansia che potesse essergli accaduto qualcosa. Fino a quando è arrivata la tremenda notizia, che ha lasciato tutti noi letteralmente sconvolti».

Figlio di dipendenti Eni, cresciuto a San Donato, dove vivono tuttora i genitori, da qualche tempo si era trasferito nel Modenese. Lavorava per la grande distribuzione di una nota azienda e lascia una bimba di due anni e mezzo. Di tanto in tanto nelle pause tornava nei luoghi paterni, come nello scorso fine settimana, in cui si era ritagliato una pausa di relax.

Spiegano i familiari che la tragedia è avvenuta lungo una strada che il giovane conosceva bene e che amava in modo particolare. L’aveva percorsa tante volte. Anche per questo gli interrogativi sull’incidente senza testimoni sono tanti. Probabilmente, cosa sia avvenuto in quei pochi attimi, a tarda ora, quando il traffico si dirada, non si riuscirà mai a sapere. «Abbiamo parlato con i carabinieri, è stato un incidente - ricorda la parente -, ma sulla dinamica e sulla meta verso cui si stava dirigendo Simone non sappiamo niente».

Nella giornata di ieri i genitori insieme agli zii, si trovavano in Toscana, dove domani mattina verranno celebrati i funerali, mentre le ceneri di Simone Fabbri saranno tumulate nel cimitero di Codogno, dove risiedono i parenti da parte di madre. «Era un bravo ragazzo - conclude la zia -, molto legato alla famiglia. Facciamo quasi fatica a credere che possa essere successa una disgrazia del genere». La notizia della morte di Simone Fabbri nella giornata di ieri si è diffusa tra San Donato e Codogno, portando un clima di lutto tra gli amici e coloro che lo hanno conosciuto.

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